Ha avuto luogo ieri mattina, sulla splendida Terrazza del Pincio a Roma, la Cerimonia per i 100 anni dell’Aeronautica Militare alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, del Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, del Ministro della Difesa Guido Crosetto, del Capo di Stato Maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone e del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Luca Goretti oltre ad una lunga serie di autorità civili, militari e religiose.
Proprio il 28 marzo, nel 1923, l’Italia decide di dotarsi di una Forza Aerea autonoma dalle altre Forza armate. Gli aviatori italiani vedono finalmente realizzata la propria aspirazione all’indipendenza, maturando quella competenza ambientale sorta nei cieli della Grande Guerra e rafforzata dalle visioni dei primi teorici del potere aereo. La Regia Aeronautica, questa è la sua denominazione inziale, si affianca a Esercito e Marina, ed ha tra i suoi tratti distintivi quella spinta verso la modernità e quel mito della velocità che sono propri dei primi decenni del XX Secolo e che la proiettano inevitabilmente alla ribalta.
Il centenario è l’occasione per evidenziare il cambiamento dell’Aeronautica Militare quale istituzione vicina al cittadino e per mostrare a tutti gli elementi caratterizzanti della Forza Armata, le sue finalità, la sua capacità alla territorialità, all’italianità e alla parte emozionale del paese. E’ una pietra miliare e costituisce un importantissimo risultato per l’arma azzurra che, fin dai suoi albori, si è espressa in un equilibrio tra tecnologia, passione e professionalità, lavorando quotidianamente come una squadra unita e coesa a servizio del Paese; arma che, più di una volta, in questa occasione, è stata identificata come una “mamma” affettuosa e protettiva, che i suoi figli intendono festeggiare.
Tali aspetti, oltre a quelli dell’evoluzione costante dello strumento aereo fino ad arrivare al dominio nella dimensione aerospaziale e raccontando chi è stata, cosa rappresenta oggi e come sarà domani l’Aeronautica Militare, sono stati al centro degli interventi e dei contenuti della cerimonia e del lungo programma di eventi che abbraccerà tutto lo stivale.
Altamente simbolico il passaggio della sciabola tra l’aviatore più longevo, Maresciallo Luigi Pasqui di ben 105 anni, e l’allievo dell’Accademia Ruolo Naviganti più giovane, Allievo Giorgio Strata.
Per l’occasione sono state eccezionalmente riunite la Bandiera di Guerra dell’Aeronautica Militare e le Bandiere di Guerra e d’Istituto di tutti i Reparti della Forza Armata che, con una rappresentanza di personale della Forza Armata di ogni ordine e grado, hanno reso gli onori al Capo dello Stato. Ben 70 mezzi aerei hanno sorvolato il luogo della cerimonia, prima di tutti la formazione “100” nella quale i velivoli hanno volato in formazione scrivendo nel cielo le cifre dell’anniversario e a chiudere, come di consueto, lo splendido spettacolo delle Frecce Tricolori, la Pattuglia Acrobatica Nazionale.
Tutto questo mentre una folla infinita di persone, con tanti bambini, invadeva Piazza del Popolo e Via del Corso, per ammirare i velivoli e i simulatori messi a disposizione nell’ambito dell’evento Air Force Experience, uno dei tanti appuntamenti che costellano questo anno di festeggiamenti.
In occasione del Centenario dell’Aeronautica Militare sono stati realizzati numerosi prodotti tra i quali un’emissione filatelica e una numismatica; oltre a ciò, mi piace ricordare la raccolta fondi in favore dell’AIRC “Un dono dal cielo”.
Benedetta Tintillini