Da Moni Ovadia a Mogol, da Alessandro Haber a Frankie Hi-Nrg Mc, da Davide Rondoni a Michele Mirabella, questi sono solo alcuni degli ospiti che si misureranno a Cassino con Dante Alighieri e le nuove forme dell’italiano.
Da mercoledì 26 a domenica 30 ottobre la città di Cassino, e la sua celebre abbazia, accoglieranno Anticontemporaneo, che sarà tappa iniziale di un progetto incentrato sull’italiano in cammino e che terminerà idealmente a Siena, nella primavera dell’anno prossimo, nel primo grande festival della lingua italiana e delle lingue d’Italia.
L’idea generale è quella di collegare in rete luoghi che sono stati particolarmente significativi per la nascita e lo sviluppo della nostra lingua, della nostra letteratura, della nostra cultura. Dalle quattro regioni che hanno visto la nascita del volgare, l’Umbria, la Toscana, le Marche e il Lazio, si originerà un percorso tematico frutto della collaborazione di altrettanti festival dell’Italia centrale (cui si è aggiunto di recente Cassino Off): la Festa di Scienza e Filosofia di Foligno; il Futura Festival di Civitanova Marche; il Borgo dei Libri di Torrita di Siena; La Parola che non muore di Civita di Bagnoregio.
“Il principio fondativo del percorso – dice Massimo Arcangeli, direttore artistico di ANTICOntemporaneo e alla guida della rete – è da intendersi in senso geografico, come la ripresa di un cammino che in età medievale è iniziato dall’area cassinese, dov’è nato il volgare, ed è approdato alla regione della sua definitiva elaborazione: la Toscana”. “Perché un Festival dell’italiano e delle lingue d’Italia a Siena? – spiega Massimo Vedovelli, referente scientifico di questa manifestazione – Perché si inserisce nelle celebrazioni dei cento anni di corsi di italiano per stranieri organizzati a Siena. […]Il festival sottolinea il destino internazionale dell’italiano che è lingua di tutti, alla quale tutti si rivolgono per come sa evocare bei sentimenti, senso estetico, voglia e capacità di stare bene insieme.”
ANTICOntemporaneo consisterà in un ciclo di incontri durante i quali, partendo dall’opera di Dante – in vista del 2021 in cui ricorrerà il settecentenario della morte -, si sperimenteranno varie forme e manifestazioni della lingua e della cultura italiana, generando un ponte ideale tra l’antico e il contemporaneo. Si susseguiranno letture in chiave dialettale della Divina Commedia, riscritture POP con l’arte del fumetto e del videogioco, percorsi sul rapporto tra il rap e la lingua italiana, scoperte delle nuove forme di comunicazione come twletteratura e scritture brevi. “L’obiettivo di ANTICOntemporaneo – afferma Sandro Mariani, direttore organizzativo del festival – è di dar corpo a un progetto pluriennale che dalla città di Cassino, luogo in cui la lingua italiana ha avuto origine, con il coinvolgimento di tutto il territorio, arrivi ad abbracciare la vasta area che si riconosce attorno a due punti cardine della storia della nostra penisola: la Regola di San Benedetto e la nascita del volgare”.
“La ricchezza della lingua di Dante si presta a sperimentazioni straordinarie, – ha dichiarato Pierluigi Vaccaneo, co-fondatore di TwLetteratura, – che assumono un particolare valore nel campo dell’innovazione culturale. A settembre, con #Stilnovo, abbiamo letto e commentato su Twitter e su Betwyll la canzone “Donne ch’avete intelletto d’amore” secondo il modello degli Esercizi di stile di Queneau. Ci apprestiamo ora a predisporre nuove sperimentazioni con le numerose comunità di lettori online che si cimentano in progetti di audience development a partire dai classici della letteratura italiana e in particolare proprio da Dante Alighieri.”
Nell’ambito del festival verrà presentato anche il progetto “Vita da chiostro: una cella d’artista” che mira a riscoprire dei luoghi eccellenti d’Italia, chiave della storia e della cultura nazionale e a riportarli alla luce aprendoli per un mese l’anno ad uno scrittore, un intellettuale, un poeta, affinché ne faccia luogo di ritiro, di concentrazione, di riflessione per il suo lavoro.
Il progetto partirà proprio nelle stanze della storica Abbazia di Montecassino e avrà come primo ospite lo scrittore galiziano Xosé Antonio Neira Cruz.