Anche quest’anno l’incanto della città di Todi farà da palcoscenico alla Festa Europea della Musica.
Il Music Day (Fete de la musique) venne celebrato per la prima volta il 21 giugno del 1982, il giorno del solstizio d’estate, da un’iniziativa dell’allora Ministro della Cultura francese.
Nel 1995 i paesi partecipanti firmano a Budapest una carta comune dei principi costitutivi della manifestazione. I paesi aderenti sono: Francia, Belgio, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Polonia, Svizzera, Spagna, Portogallo e UK. L’obiettivo: la gratuità della fruizione musicale, quindi il volontariato da parte dell’organizzatore e da parte degli artisti, sviluppare la volontà a offrire, offrirsi promuovendo così uno scambio di bene (offrire concerti per il personale e gli ospiti di case di riposo, ospedali, centri di cura, prigioni), sociale, culturale, internazionale. Da qui Cum-Passione e Sentimento della Festa della Musica 2016, anno giubilare, dove la parola condivisione, empatia, com-patire/sentire insieme è la parola chiave.
Dal 2016 il MIBACT ha deciso di accogliere e riconoscere questo progetto come un evento nazionale e, insieme a SIAE, RAI Radio 3, i Ministeri di Giustizia, Difesa e Istruzione, Ass. Promozione Festa della Musica, Conferenza delle Regioni, ANCI promuoverà i vari concerti nei vari comuni italiani in TV, alla Radio, su internet festadellamusica.beniculturali.it.
Mattina, pomeriggio, notte. Circa 260 partecipanti, 5 bande musicali da Massa Martana a Pila, 2 gruppi di sbandieratori con musici al seguito, 3 corpi di balli folk (tarantella, elleniche e flamenche), MSU docenti e allievi, individuali, duo, trio, quintetti. Sempre musica classica, celtica, folk, gipsy, kletzmer, blues, jazz, canto, danza alla Festa Europea della Musica.
La Musicoterapia. Musica come linguaggio dell’anima, astratto come il linguaggio verbale, terapia iniziata da Rudolf Steiner a fine ottocento come mezzo attraverso il quale il nostro io potesse entrare in contatto con l’io dell’altro e creare Accordi e Armonie (oggi viene utilizzata per trovare la chiave di comunicazione con autistici): Venceslai/Turchetti , Yoga della Risata.
Il Doppio Linguaggio Musica-Parola: il romanzo di emozioni narrate di Luisa Menziani (insegnante di Modena) e musicate dal Duo Blue Fingers
La Musica ovunque: APE calessino, perché la musica dovrebbe essere inserita nei bus, nei treni, negli aerei, senza amplificazioni, senza invadenza, ma come sottofondo, accompagnamento
21 giugno: contrabbasso solo e brindisi notturno per accompagnare il solstizio al suo termine.
La musica è anche un’espressione d’arte trascendente; per circa cinquemila anni infatti (dai sumeri all’anno mille circa), la musica ha sempre avuto, prevalentemente, la funzione di collegare l’uomo a Dio, ha avuto una funzione fondamentalmente religiosa; addirittura nell’antica Grecia la melodia era considerata il risultato del legame che si creava con la divinità.
La musica è una collaborazione tra mente e cuore, crea un legame, collega pensiero e sentimento, è in altri termini, come affermavano i pitagorici già nella metà del sec. V a.C., il linguaggio dell’anima, espressione dell’anima, “segno di vita spirituale ordinata” ed uno strumento per “realizzare l’armonia dell’anima”.
La musica è ritenuta come il mezzo più efficace per favorire la comunicazione, l’aggregazione e l’integrazione fra le persone, valorizzando le diverse identità culturali di ogni popolo. Unisce valorizzando le diversità.
Ogni cultura possiede un linguaggio musicale proprio e specifico, fatto di organizzazione di suoni, ritmi, armonie, sonorità, strumenti, forme. Questi, a loro volta, riflettono modi di pensiero, ideologie, credenze, usanze, caratteristiche ambientali ecc. Queste realtà così diverse riescono, però, attraverso le emozioni che suscitano a sincronizzarsi, perché tutte diventano vie basilari per costruire dialogo e confronto, armonie tra popoli.
In un mondo dove regnano valori negativi come odio, vendetta, guerra, la musica ci presta termini e concetti positivi. La parola accordo, per esempio, per augurare un mondo in cui tutti i popoli, nel rispetto delle loro diversità culturali o religiose, possano essere uniti da obiettivi e valori comuni, andare d’accordo come le note quando, suonate simultaneamente in accordi. Oppure la parola armonia che deriva dal termine greco “harmonia e che significa “unione”.