Eccezionale ritrovamento nella Biblioteca del Castello d’Ursel in Hingene (Belgio) di quattro manoscritti autografi di Gaspare Spontini, relativi a partiture ritenute scomparse. Si tratta di tre opere e una cantata, il melodramma buffo ‘Il quadro parlante’ del 1800, il dramma giocoso ‘Il Geloso e l’audace’ del 1801 (Palermo), la farsa giocosa ‘Le metamorfosi di Pasquale Ossia Farsa’ del 1802 (Roma) e la cantata ‘L’Eccelsa gara’ del 1806 (Parigi).
Il ritrovamento è stato presentato nel Castello d’Ursel, dalla Contessa Ursula d’Ursel, dai ricercatori della biblioteca del Conservatorio Reale di Anversa e dal deputato federale Luk Lemmens. Le quattro partiture erano considerate perdute, ed il loro ritrovamento potrebbe colmare una lacuna nella biografia e nella produzione artistica di Spontini, soprattutto perché si tratta di opere di un meno documentato, ma cruciale periodo della vita del compositore.
Si pensa che i manoscritti nella biblioteca ducale del Castello d’Ursel siano giunti attraverso gli eredi di Celeste Erard, moglie di Gaspare Spontini. Sabine Franquet de Franqueville, moglie del duca Roberto d’Ursel (1873-1955), discendente sul lato della madre dalla dinastia Erard, potrebbe essere entrata in possesso delle partiture.
I ricercatori del Conservatorio Reale di Anversa stanno studiano i manoscritti in vista di esecuzioni e registrazioni ed hanno contattato nelle scorse settimane l’amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, William Graziosi, chiedendo la collaborazione dell’istituzione. Il 5 luglio prossimo i rappresentati del Conservatorio Reale di Anversa incontreranno i vertici della Fondazione Pergolesi Spontini, a Roma presso la Sala Cinema dell’Agis, in occasione della presentazione della prossima edizione del Festival Pergolesi Spontini.
“La Fondazione Pergolesi Spontini – spiega Graziosi – gioisce dell’eccezionale ritrovamento delle partiture spontiniane, che colmano una lacuna tra la fine del periodo italiano e gli esordi parigini del compositore, a cavallo tra Settecento e Ottocento: sono già stati avviati i primi contatti con la Biblioteca del Conservatorio Reale di Anversa per lo studio delle partiture, con l’obiettivo di vederle sulla scena, come è avvenuto con ‘La fuga in maschera’ nel 2012, anch’essa ritenuta scomparsa e acquistata sul mercato antiquario dal Comune di Maiolati Spontini”.