La Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e molti assessori della giunta regionale, tra i quali Fernanda Cecchini e Giuseppe Chianella, nonché il vicepresidente Fabio Paparelli e i direttori regionali Luigi Rossetti e Diego Zurli sono stati a Norcia per un summit sul sisma, alla presenza dei sindaci di Norcia, Cascia, Preci e Monteleone di Spoleto.
All’incontro si sono unite anche altre autorità come l’europarlamentare Enrico Gasbarra e il sottosegretario agli interni Gianpiero Bocci. L’incontro, che si è tenuto presso il Centro Operativo Misto nei pressi di Porta Romana, è servito a fare il punto sulle misure da intraprendere sul fronte dell’emergenza, dell’assistenza e della sicurezza ma anche su quello del sostegno alle imprese e ai lavoratori interessati dal sisma, quest’ultimo aspetto curato dall’assessorato allo sviluppo economico e turismo della stessa Regione.
Di fatto, la Regione Umbria e il Comune di Norcia, in questa primissima fase dell’emergenza hanno deciso di non richiedere l’intervento della Protezione Civile Nazionale e stanno cercando di operare con le proprie forze al fine di non gravare sulla macchina nazionale dei soccorsi data la drammatica situazione che gli abitanti di Arquata del Tronto, Accumuli ed Amatrice stanno vivendo. Nel corso della riunione di questa mattina, come fatto in più occasioni questi giorni sui media nazionali, il sindaco di Norcia Nicola Alemanno ha voluto ribadire che “se a Norcia e in Valnerina non si piangono vittime questo è dovuto alla ricostruzione post-sisma del 1979 e del 1997 che ha fatto sì che le case non siano crollate sulla testa delle persone ma abbiano permesso loro di mettersi in salvo. Sono gli esperti a dire che non è il terremoto ad uccidere, ma il crollo dei fabbricati”. Insomma, a detta del primo cittadino, ma anche della stessa presidente Marini “la ricostruzione effettuata a Norcia e in Valnerina dopo il terremoto del 1979 e quello che colpì l’Umbria e le Marche nel 1997 è una lezione da prendere in considerazione nella ennesima ricostruzione che questo territorio dovrà affrontare”.
Gli interventi regionali che verranno realizzati interagiranno con le misure che saranno assunte dal Governo Nazionale e riguarderanno la sospensione di imposte e tasse, nonché di fatturazione da parte dei servizi pubblici. Per quanto riguarda le misure di competenza regionale, invece, queste saranno di tre tipologie: di immediata o breve applicazione (accesso al credito, interventi di riassicurazione a favore di consorzi fidi e/o cooperative artigiane di garanzia; attivazione di un coordinamento con ABI; moratoria interventi Gepafin; ripristino danni imprese agricole; ammortizzatori sociali in deroga; un programma di comunicazione sui mercati turistici per i rilancio dei territori interessati); di breve e medio periodo (sostegno agli investimenti delle imprese turistiche e del commercio e dei servizi, ai lavoratori dipendenti di imprese in temporanea difficoltà); per i prossimi sei mesi (riduzioni /esenzioni dell’imposta regionale sulle attività produttive IRAP; misure ed interventi a parziale compensazione della riduzione dei livelli di attività economica; supporto in termini di garanzia ad eventuali interventi bancari per l’anticipazione di contributi finalizzati alla costruzione/ricostruzione/consolidamento fisico di edifici pubblici e privati). L’attivazione di queste misure sarà comunque oggetto di valutazioni di merito tecnico-politico, in relazione all’evoluzione della quantificazione dei danni, degli impatti sull’attività economica, della coerenza delle misure del Governo e le normativa vigente.