Le soluzioni di educazione digitale di ProFuturo continueranno ad estendersi non solo in America Latina, ma anche in Africa Subsahariana e in Asia, fino a raggiungere l’obiettivo di coinvolgere 10 milioni di bambini nei prossimi 5 anni.
La città italiana di Assisi commemora il 30° anniversario del primo vertice interreligioso e riunirà i principali leader di diverse confessioni religiose sotto l’epigrafe “Sete di pace: religioni e culture in dialogo”.
E’ la prima volta che viene presentata un’iniziativa privata e aperta a nuovi soci in un incontro con queste caratteristiche.
Madrid, 16 settembre 2016 – ProFuturo, il grande progetto per l’educazione digitale di bambini e adolescenti svantaggiati, promosso da Fondazione Telefonica e Fondazione Bancaria “la Caixa” grazie ai suoi presidenti César Alierta e Isidro Fainè, ha già scolarizzato 2 milioni di bambini, bambine e adolescenti in America Latina e Africa.
Questo programma di educazione e formazione, il cui obiettivo è quello di continuare lavorando per aiutare 10 milioni di bambini nei prossimi 5 anni, sarà presentato a livello globale questo fine settimana durante l’incontro interreligioso “Sete di pace: religioni e culture in dialogo” che riunisce 3.000 persone ad Assisi.
Questo incontro, a cui assisteranno 400 leader religiosi di tutte le confessioni, provenienti da tutto il mondo, commemora il 30° anniversario della storica giornata di preghiera per la pace che ebbe luogo il 27 ottobre del 1986 promossa da Papa Giovanni Paolo II. Oltre ai 3.000 partecipanti, si prevede che nei prossimi giorni arriveranno ad Assisi circa 12.000 pellegrini.
Davanti ad un pubblico di leader e rappresentanti delle Chiese Cristiane e delle Comunità ecclesiastiche e delle diverse religioni, si affronteranno tematiche relative alla pace, alle disuguaglianze e alle sfide che affronta la società attuale. L’educazione sarà il tema chiave e il Presidente della Fondazione Telefónica, César Alierta, avrà l’opportunità di far conoscere gli obiettivi e le sfide di ProFuturo, rendendo così universale il progetto di fronte alle più importanti congregazioni religiose del mondo.
E’ la prima volta che si presenta un’iniziativa privata e aperta ad altre istituzioni in un foro con queste caratteristiche, ciò costituisce una svolta molto importante.
Profuturo è la continuazione e il consolidamento di uno storico accordo tra Telefónica e la Caixa per diffondere l’educazione attraverso la tecnologia e l’innovazione.
L’obiettivo del progetto è promuovere l’uguaglianza di opportunità tramite un’educazione equa e di qualità utilizzando gli strumenti digitali con una diffusione sul territorio. Secondo i dati delle Nazioni Unite, i bambini e le bambine nel mondo non scolarizzati superano i 50 milioni.
Profuturo amplifica l’impatto raggiunto da Proniño e sta portando le sue soluzioni digitali non solo in America Latina, ma anche in altri paesi dell’Africa Subsahariana e in Asia.
In Angola, nello specifico nella provincia di Luena, è gia presente un progetto pilota attivo dal 2015 con risultati molto positivi. Questo progetto, realizzato in collaborazione con il vescovado locale dell’Angola, si sviluppa in nuove scuole e ha come beneficiari diretti 60 professori e 2.700 bambini e bambine così come adulti in corso di alfabetizzazione.
Per diffondere al meglio il progetto, ProFuturo raggiunge accordi con i più importanti attori nell’ambito della cooperazione internazionale: privati, pubblici e del terzo settore, e di fatto già esistono contatti per estendere il numero di soci con gli stessi obiettivi e valori.
ProFuturo cresce nel solco del modello già testato con successo attraverso diverse iniziative come Proniño o Aulas Fondazione Telefónica che ha portato in tutti i Paesi dell’America Latina – dove l’organizzazione è già presente – il suo progetto di formazione dei docenti che ha interessato 30.000 professori formati e di cui hanno beneficiato 610.000 bambini in più di mille scuole.
Oltre alla sua presenza nella giornata inaugurale, César Alierta interverrà nuovamente al vertice di Assisi nella seconda giornata nel corso di una tavola rotonda intitolata “Economia e Disuguaglianza” insieme a rappresentanti della FAO, dell’Accademia Pontificia di Scienze Sociali e delle differenti think tanks internazionali.