In occasione dei 150 anni dalla nascita di Ludwig Pollak, nato a Praga nel 1868 e deportato verso i campi di sterminio di Auschwitz il 16 ottobre 1943, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ha sottoscritto una Convenzione con l’Istituto Italiano di Studi Germanici per la trascrizione, entro settembre 2018, dei primi 5 volumi dei 25 totali che compongono i suoi Diari, nella loro integrità ancora inediti
Mercoledì 21 febbraio al Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco è avvenuta la presentazione di questo importante progetto di trascrizione e traduzione dei Diari di Ludwig Pollak redatti nell’antica scrittura “Kurrent”.
Oltre ad essere stato il primo direttore onorario del Museo Barracco, Pollak fu un grande protagonista dell’archeologia europea tra Otto e Novecento. Ebreo praghese formatosi nella Vienna di fine Ottocento, Archeologo, grande connoisseur, tra i più importanti mercanti d’arte dell’epoca, Ludwig Pollak è ricordato anche per importanti scoperte, tra cui il ritrovamento del braccio originale del Laocoonte e dell’Atena di Mirone. La sua appartenenza al mondo culturale e religioso ebraico ha inoltre favorito i suoi legami di amicizia e collaborazione con eminenti personalità della cultura viennese di fine secolo, in particolare con Sigmund Freud. Purtroppo l’origine ebraica ha anche comportato il tragico epilogo della sua vita ad Auschwitz, dove è stato deportato con la moglie e due figli nel 1943.
I Diari sono una fonte preziosa di informazioni sia per la storia dell’archeologia sia per la storia del commercio antiquario tra Otto e Novecento, che vede Roma al centro del mercato internazionale di antichità.