Alla scoperta delle Terre del Perugino: Panicale

panicale

Seconda tappa de Le terre del Perugino è Panicale, dalla cui sommità si può godere una splendida vista sul lago Trasimeno.

L’elemento panorama, con Perugino, raggiunge la dignità di elemento essenziale nell’ambito della pittura, elemento che concorre, con la sua presenza, ad esprimere e trasmettere lo stato d’animo dell’opera rappresentata.

La meraviglia di questo luogo è la possibilità di ammirare lo splendido di paesaggio e di ritrovarlo, essenzialmente intatto, poco più in là, nell’affresco del Divin Pittore costudito all’interno dell’Oratorio di San Sebastiano.

E’ proprio il martirio del santo, trafitto da numerose frecce, il soggetto principale dell’opera. San Sebastiano, rappresentato nel momento del martirio, nonostante la drammaticità della scena comunica uno stato di assoluta serenità. Legato alla colonna su di un piedistallo recante la firma dell’autore, il soggetto principale è posto al centro della scena davanti ad una architettura classica che lascia intravedere appunto, attraverso le arcate, l’ameno paesaggio circostante. I quattro aguzzini, in pose plastiche, sono intenti nel loro lavoro mentre Dio Padre, dall’alto, raffigurato con un’iconografia molto comune, è contornato da sette serafini e due grandi angeli.

Osservando attentamente l’affresco è possibile cogliere dei particolari che narrano la storia attraverso i secoli: dai puntini in carbone dello spolvero preparatorio alle piccole integrazioni effettuate durante l’ultimo restauro.

Il piccolo oratorio costudisce anche, al suo interno, un affresco staccato dall’ex chiesa di Sant’Agostino (ora sede del Museo del Tulle), non in ottime condizioni, raffigurante la Madonna col Bambino tra quattro angeli musicanti, Sant’Agostino e Santa Maria Maddalena. Dopo essere stata attribuita al Perugino e poi a Giovanni Spagna, ora per questa opera di pregevolissima fattura, è stata ventilata una possibile attribuzione addirittura a Raffaello.

Il biglietto unico Le Terre del Perugino, che ricordiamo unisce in un unico percorso i centri di Città della Pieve, Panicale, Paciano e Piegaro, a Panicale dà accesso all’Oratorio di San Sebastiano, al Teatro Caporali, al Museo del Tulle, dove è possibile ammirare preziosissimi esempi dell’Ars Panicalensis, ovvero il ricamo su tulle, e al Museo della Madonna della Sbarra.

Benedetta Tintillini

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