di Benedetta Tintillini
E’ stata inaugurata lo scorso 12 Aprile a Civitella del Lago la mostra “Sulle tracce del genio. Mappe e cosmografie ai tempi di Leonardo” che sarà visitabile fino al 1° Maggio 2019.
Organizzato dall’Associazione Culturale CivitellArte in collaborazione con l’Associazione Roberto Almagià – collezionisti italiani di cartografia antica e l’Associazione Culturale Ovo Pinto, con il patrocinio della Regione Umbria, Provincia di Terni e Comune di Baschi, l’evento, di assoluta risonanza nazionale, rende l’incantevole borgo in provincia di Terni un polo culturale di assoluto rilievo.
Una mostra con il punto interrogativo, come ha affermato il Presidente di CivitellArte Sergio Trippini nel suo intervento, che propone pezzi di altissimo valore e rarità che potrebbero essere stati visti e consultati da Leonardo da Vinci che, tra i tanti suoi interessi, si cimentò anche nell’attività di cartografo.
La mostra propone, eccezionalmente riunite, una serie di preziose cartografie originali che abbracciano un periodo che va dal 1478 al 1519, mappe rarissime generalmente non esposte al pubblico, la cui visione è stata resa possibile grazie alla disponibilità di importanti collezionisti, Emilio Moreschi e Roberto Borri, che hanno voluto concedere il prestito delle loro straordinarie opere; 20 opere a stampa tra le quali, di assoluto rilievo, è la carta proveniente dalla collezione Moreschi datata 1492 e realizzata a Firenze da Francesco Rosselli: tale opera è uno dei prodotti più preziosi nel panorama cartografico italiano. Di straordinaria bellezza e rarità, di essa si sono conservati tre soli esemplari: il primo, già appartenuto alla Biblioteca Landau-Finaly, si trova presso la Biblioteca Nazionale di Firenze; il secondo presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano; il terzo, quello in mostra è l’unico con colorazione coeva.
Oltre alle carte dell’Italia è possibile ammirare anche una carta geografica del mondo a forma di cuore tratta dalla geografia di Claudio Tolomeo, curata da Bernardo Silvano da Eboli e pubblicata a Venezia da Giacomo Penzio di Lecco. L’edizione in mostra si differenzia dalle altre stampate in Italia sia per i dati tecnici di esecuzione che per il contenuto: si tratta dell’unica edizione avente le carte stampate da matrici in legno, nonché la prima e l’unica stampata in due colori: rosso e nero.
Presenti all’inaugurazione oltre a Sergio Trippini di CivitellArte, il dott. Sergio Fatti del servizio Musei, archivi e Biblioteche della Regione Umbria, l’assessore alla cultura di Baschi Damiano Bernardini, Giancarlo Mezzetti organizzatore della Mostra del Libro e stampa antica di Città di Castello, Emilio Moreschi presidente dell’associazione Almagià ed il prof. Vladimiro Valerio, Professore di Geometria Proiettiva all’Università IUAV di Venezia, l’unico italiano ad aver ricevuto il premio internazionale Helen Wallis nel 2017 per il suo contributo agli studi storico cartografici.
La mostra è accompagnata da un catalogo curato, per la parte scientifica, dall’Associazione Roberto Almagià ed arricchito con testi del Professor Carlo Vecce, ordinario di Letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” e uno dei massimi studiosi dei manoscritti di Leonardo da Vinci, e del professor Vladimiro Valerio.
In occasione della mostra, domenica 28 aprile alle ore 17.00, è in programma una conferenza dello storico d’arte Luca Tomìo dal titolo “1503: Leonardo da Vinci e i paesaggi umbri del Rinascimento”.
La mostra è aperta fino al 20 aprile con ingresso gratuito dalle 16.00 alle 19.00, mentre a partire dal 21 aprile fino al 1 maggio, con un biglietto di 3 euro sarà possibile accedere, con orario: 10.00 – 12.30 / 16.00 – 19.00, alla mostra “Sulle tracce del genio”, alla Mostra Concorso Ovo Pinto 2019 che quest’anno propone, come tema speciale, proprio la figura di Leonardo da Vinci, ed il Museo dell’Ovo Pinto che conserva tutte le opere delle precedenti edizioni.
Immagini:
in alto: 1508, Roma, Nicolò Germanico, autore; Marco Beneventano, B. Venetus de Vitalibus, e G. Cotta, editori; per i tipi di E. Tosino Incisione in rame, mm 397×530. Titolo, in alto, extramargine TABULA NOVA ITALIAE. (particolare)
a lato: da sinistra, Emilio Moreschi, Damiano Bernardini, Carlo Vecce, Sergio Trippini