E’ stato un giorno importante quello che ha visto Alfonso Della Corte, fotografo e autore del volume “Africa bianca. Il mio viaggio in Malawi”, incontrare Papa Francesco in occasione dell’udienza generale del mercoledì.
Il libro, presentato qualche mese fa alla stampa, è il racconto per parole e immagini dei viaggi che Della Corte ha intrapreso attraverso il Malawi, alla ricerca della verità sulle condizioni delle persone albine in quell’angolo di Africa.
Quanto ha scoperto non è assolutamente confortante: gli albini sono preda dei violenti raggi del sole che provocano sulla loro pelle danni anche fatali e, come se non bastasse, sono vittima di persone senza scrupoli che, per pochi soldi, le sequestrano per ucciderle e smembrarne i corpi a causa di credenze diffuse da stregoni, che trovano terreno fertile tra le persone danarose, ma ignoranti, del posto; a completare il quadro la situazione di endemica indigenza nella quale versa la maggior parte della popolazione, che rende proibitiva ogni azione a difesa della propria salute e della propria vita.
Africa bianca è tutto questo, nel tomo di più di 500 pagine Alfonso racconta, in modo semplice e diretto, le storie delle persone che ha incontrato lungo il suo cammino, alcune delle quali, purtroppo, sono già scomparse o hanno rischiato di essere rapite.
Il grido di dolore verso papa Francesco era quindi la conseguenza naturale che potesse dare ulteriore forza al messaggio che Alfonso sta portando in giro per l’Italia con il suo libro, grido che il Pontefice ha subito accolto, rispondendo immediatamente alla sua lettera ed invitando Alfonso a Roma.
“Santità, desidero regalarle questo libro perché in Malawi gli albini rischiano ogni giorno la morte – ha detto a Francesco Alfonso Della Corte – desidererei che lo leggesse”. Il Papa ha accettato l’omaggio ringraziando Alfonso per quanto ha fatto ed ancora farà in Africa, ed ha promesso di leggere il libro ammettendo di essere al corrente di cosa stia subendo la popolazione albina in Malawi.
Questo ulteriore riconoscimento al lavoro di Alfonso, guidato “solamente” dalla passione e da un grande cuore, dona nuova speranza nella lotta ad una condizione radicata ed apparentemente senza soluzione come quella degli albini africani, ed una volta ancora insegna che, ciò che può sembrare irrealizzabile, può essere in realtà a portata di mano.
Per ulteriori informazioni: https://www.facebook.com/africa.bianca.79
Benedetta Tintillini