La chitarrista classica Johanna Beisteiner ed il suo amore per il gioiello di Monte Castello di Vibio
di Benedetta Tintillini
La chitarrista austriaca Johanna Beisteiner è nata nel 1976 ed ha preso la sua prima lezione strumentale all’età di nove anni. All’età di sedici anni era già una studentessa dell’Università di Musica e Arti Drammatiche di Vienna, dove ha ricevuto un diploma di chitarra classica e conseguito il Dottorato di ricerca.
Chitarrista di livello internazionale, si dedica tanto al repertorio classico quanto alla musica contemporanea e ha rappresentato per la prima volta opere svariate dei compositori Robert Gulya e Eduard Safranskij. In collaborazione col ballerino di Tango argentino Rafael Ramirez è nato nel 2008 il videoclip Il Milonguero e la Musa. Nel 2011 Johanna Beisteiner ha composto la sua prima opera per chitarra sola.
Come è venuta a conoscenza dell’esistenza del Teatro della concordia di Monte Castello di Vibio?
Per caso, nel 2000 vidi alla televisione tedesca un programma su luoghi di interesse culturale in Umbria, nel quale si parlò anche del Teatro della Concordia. Nello Latini (il compianto custode della memoria del teatro, nonché sognatore, che diede origine al teatro com’è oggi, vedi anche: Incontri: Il Teatro Concordia di Monte Castello Vibio, ndr) fu intervistato e raccontò la storia del teatro e la sua seconda vita dopo i restauri. Ne rimasi totalmente affascinata e decisi di visitare quelsto piccolo teatro all’italiana. A quel tempo avevo appena iniziato la mia carriera come chitarrista classica, e pensai che un teatro di piccole dimensioni sarebbe stato ideale per un recital.
Così decise di venire a vedere dal vivo il piccolo teatro?
Si, pochi mesi dopo andai a Monte Castello e fui accolta da Nello Latini e Simone Mazzi. Rimasi affascinata dall’architettura e dall’atmosfera intima, dal punto di vista acustico poi, è assolutamente perfetto.
Al mio ritorno decisi, quindi, di offrire un concerto di beneficenza al Teatro della Concordia, e il direttore Edoardo Brenci accolse favorevolmente l’idea, suggerendo di organizzare il concerto in occasione del ritorno dello storico fondale dopo il restauro, nel Marzo 2001.
Un’occasione quindi molto importante, sia per il Teatro che per la sua carriera di musicista.
E’ stato il primo concerto importante al di fuori dei miei confini nazionali. Ed ha saldato un legame affettivo tra me ed il Teatro della Concordia. Da lì in poi, il membri della Società del Teatro della Concordia, soprattutto il Presidente Edoardo Brenci, divennero miei grandi amici, ho molto apprezzato il suo duro lavoro per la vita culturale di Monte Castello.
La collaborazione è poi continuata nel tempo?
Assolutamente si, sono tornata varie volte ad esibirmi al Teatro della Concordia, precisamente:
- 2001: Concerto solista in occasione del restauro del fondale
- 2003: concerto di Natale (solo)
- 2006: Concerto per chitarra e pianoforte (con il pianista ungherese Wanda Mazalin, ho suonato in anteprima mondiale il “Capriccio per chitarra e pianoforte” del compositore ungherese Robert Gulya)
- 2007: concerto solista “Immagini della chitarra”
- 2008: concerto solista in occasione del festival “200 Anni Teatro della Concordia”
- 2010: concerto solista “Arie di opera e danze popolari per chitarra sola”
- 2012: concerto di Capodanno con “Hubay ensemble”. Abbiamo suonato il concerto per Chitarra di Vivaldi ed il “Fandango-Quintett” di Boccherini.
Musica antica e moderna quindi, come nel suo stile! Ci auguriamo tutti di poterla di nuovo ascoltare al Teatro della Concordia per poter godere del suo indiscusso talento.
Naturalmente è mio grande desiderio tornare ad esibirmi a Monte Castello. Per il momento sto pensando ad un nuovo repertorio. Il mio intento è di offrire sempre programmi classici ed innovativi per il Teatro della Concordia, ho quindi bisogno ancora di un po’ di tempo per sviluppare nuove idee. Vedremo cosa ci riserverà il futuro!