“Se n’è andato proprio alla vigilia della giornata dedicata al teatro, il M° Carlo Merlo, facendosi ambasciatore ancora una volta della cultura del teatro che ha amato per tutta la vita con la straordinaria originalità che lo contraddistingueva. Seppure tale originalità oggi lascia basiti. Le giuste lacrime che scendono per lui, scendono per risvegliare tante coscienze che hanno contribuito ad indebolire uno strumento di libertà e civiltà come lo spettacolo dal vivo e forse per questo ha scelto la data del 26 marzo 2022 per lasciarci.
Aveva appena compiuto 91 anni, tutti dedicati all’arte. Non c’è stata una sola azione nella sua vita che non fosse dedicata al grande amore per il teatro e per l’umanità. Attraverso l’arte, il M° Carlo Merlo ha offerto alle persone di ogni religione, sesso, età, nazionalità l’esperienza più naturale e incredibile che la vita possa offrire: entrare in comunione con la bellezza. Maestro di star internazionali, formatore di altissimo livello, regista raffinato ed eclettico, scopritore di testi inediti da valorizzare, amante delle culture, creatore di rassegne internazionali di alto valore, ha continuato a condurre con umiltà il suo lavoro di divulgazione dell’amore per la conoscenza fino all’ultimo giorno che gli è stato concesso su questa terra.
La sua scuola CLESIS Arte ha contribuito per decenni a formare generazioni di artisti, una realtà che ha accolto allievi di ogni nazionalità ed è stata un centro culturale essenziale prima a Roma poi nella provincia, dove aveva scelto di continuare il suo lavoro indefesso a contatto con la natura, grande maestra di vita. I suoi viaggi, gli anni di insegnamento all’Accademia Silvio d’Amico, l’accoglienza ad Hollywood, i premi in Campidoglio, le amicizie con le Ambasciate di tutto il mondo, la sua energia straordinaria hanno fatto di questo uomo magro e solitario un gigante della bellezza. Sempre vicino ai più umili, a quelli che si sentivano senza speranza, alle sensibilità più che alle apparenze delle persone, ha contribuito con le sue lezioni, borse di studio, esperienze, a restituire dignità e fede nelle proprie capacità a tante persone. Quando nessuno sarebbe stato pronto a scommettere su di te, potevi star certo che Carlo Merlo ci avrebbe scommesso e si sarebbe giocato la faccia perché tu esplodessi nel tuo talento. Questo è stato il M° Carlo Merlo per tutta la sua vita. Forse, tra tutti, la speranza che ha dato generosamente a tutti è il contributo più importante, imprescindibile, totale. E sono in tanti che oggi lo piangono, i tantissimi allievi, le persone che hanno avuto l’opportunità di stargli vicino, gli amici di sempre e quelli di nuova data, gli amministratori che hanno avuto la fortuna di ricevere le perle di bellezza da divulgare alla propria cittadinanza, i colleghi che hanno potuto lavorare con lui.
Se n’è andato un vero uomo di teatro, un uomo d’altri tempi, un uomo buono, un uomo generoso, un uomo che ha dato la sua vita per l’arte.
Era nato il 14 marzo del 1931. Questa data era il suo orgoglio, la chiamava la data del P greco. Era nato in Argentina da genitori italiani e per tutta la vita, girando il mondo, ha avuto dentro il desiderio di restituire all’Italia e alla sua lingua la centralità che meritava. Per questo l’Italia è diventata la sua casa, il luogo del ritorno, dell’amore di un figlio di migranti che offre alla terra madre la sua offerta di figlio. La sua cultura enciclopedica che spaziava ovunque amava esprimerla in sintetici aforismi. La sintesi era per lui l’arte suprema e questo istinto alla sintesi era alla base del suo straordinario insegnamento, del metodo innovativo V.D.A.M. (Vocalità Dinamica Artistica Merlo) e dell’Ecologia dell’Arte scenica, valori in cui ha creduto fortemente e che ha trasmesso alle sue centinaia di allievi.
Piangerlo, oggi, è doveroso come tributargli un saluto e un ringraziamento ufficiale per tutto il patrimonio umano, artistico, spirituale che ci lascia. Tutti noi oggi siamo in lutto, stretti intorno ai parenti, agli amici, agli allievi, ai collaboratori che oggi vivono un giorno di solitudine e che certamente si adopereranno per portare avanti le testimonianze di vita e di arte e l’eredità umana, artistica e spirituale del grande maestro, impegnandosi a continuare con un supporto concreto a celebrare la grandezza di questo uomo italo-argentino dal cuore cosmopolita”.
I funerali si svolgeranno mercoledì 30 marzo nella Chiesa degli Artisti, in piazza del Popolo, a Roma.