Formare figure professionali in grado di costruire un’offerta turistica innovativa, integrata con le peculiarità locali, che contribuisca a trasformare il potenziale inespresso dei nostri territori in opportunità concreta di sviluppo e valorizzazione delle proprie eccellenze.
E’ questo l’obiettivo che Luiss Business School, leader nella formazione manageriale d’eccellenza, in collaborazione con l’Accademia Intrecci, realtà affermata del settore dell’Ospitalità, intende perseguire con il Master in Management delle Imprese Culturali e Creative – Major in Turismo Sostenibile, Strategie e tecniche di destination management per lo sviluppo e la valorizzazione dei territori.
L’iniziativa mira ad arricchire il contesto formativo fornendo e/o rafforzando le competenze manageriali necessarie all’ideazione e implementazione di innovativi modelli di business per il settore turistico, particolarmente preziosi per il nostro Paese.
L’Italia è una delle principali mete di viaggi internazionali e il turismo rappresenta un settore fondamentale per l’economia. Con riferimento al 2019, esso si attesta a circa il 7,0% del PIL e il 7,1% degli occupati (quasi 1,7 milioni di addetti). Includendo effetti diretti e indiretti, genera quasi il 14% del valore aggiunto totale e dell’occupazione. Inoltre, con circa 131,4 milioni di arrivi e 436,7 milioni di presenze, e un periodo medio di permanenza dei turisti di 3,32 notti, il Bel Paese si colloca, a livello europeo, nella quarta posizione, dopo la Spagna, la Francia e la Germania per numero di presenze totali. I turisti stranieri sono 220,7 milioni e rappresentano il 50,5 per cento del totale delle presenze, valore superiore alla media dell’Ue a 28 che è pari a 46,6 per cento.
L’avvento della pandemia ha rappresentato uno spartiacque: il fatturato è diminuito di quasi il 60% e le presenze turistiche totali più del 50% rispetto al 2019. I dati recenti, però, relativi alla terza settimana di aprile 2022, segnalano una inversione di tendenza: l’Italia è la seconda meta preferita dopo la Spagna per numero di prenotazioni aeree internazionali con 621 mila presenze contro i 925mila della penisola iberica.
Nonostante un quadro particolarmente confortante, siamo ancora di fronte ad un settore che non esprime un impatto adeguato sulla nostra economia per le carenze e le segmentazioni presenti nella nostra offerta complessiva. Un’offerta non in grado di valorizzare adeguatamente il patrimonio culturale, storico, artistico, paesaggistico ed enogastronomico del nostro Paese.
Partendo da questa considerazione, Luiss Business School e l’Accademia Intrecci hanno ideato un progetto finalizzato alla formazione di figure professionali che abbiano gli strumenti per favorire l’innalzamento della qualità della nostra offerta turistica, rendendola maggiormente strutturata, integrata e competitiva a livello internazionale. Una proposta innovativa, declinata sulle peculiarità ed eccellenze locali, che sfrutti tecnologia, digitalizzazione e informatizzazione per superare le criticità infrastrutturali del nostro Paese, intercetti vecchie e nuove esigenze, favorisca l’aumento della domanda di qualità da parte di visitatori italiani e stranieri e ne incrementi la loro permanenza, creando valore aggiunto tangibile tanto economico quanto sociale.
Figure che, forti di una formazione ampia e trasversale, rendano concretamente realizzabile quanto previsto dal Piano Borghi del PNRR – che mira, appunto, ad una crescita sostenibile e di qualità dell’intero territorio italiano partendo dalle piccole comunità – e che puntino al dialogo con le istituzioni nazionali, locali e con gli attori che, a diverso titolo, sono attivi sul territorio, per operare nell’ottica di quel partenariato pubblico-privato che – mai come in questo caso – può essere motore per un cambiamento epocale.