“Abbiamo scelto la Spagna come paese ospite per questa ripartenza del Festival delle Nazioni …”-
Con queste parole ci accoglie l’assessore alla cultura di Città di Castello Michela Botteghi che, insieme al direttore artistico del festival Aldo Sisillo, ci dà il benvenuto in questa 55° edizione del festival delle Nazioni, che da sempre si contraddistingue nella ricercatezza di grandi esperienze artistiche e culturali di terre più o meno vicine, dando la possibilità di proporre le tradizioni musicali ed artistiche dei paesi che Città di Castello ogni anno ospita nel suo Festival.
Quest’anno il calore e l’allegria spagnola fanno da fil rouge al programma del festival dal 23 Agosto al 3 settembre, programma ricco di appuntamenti che nella giornata di Domenica 28 Agosto ha messo in scena un’opera inedita nella sua prima mondiale ”Loba Branca” ispirata ad un racconto tradizionale galiziano, un’opera da camera scritta in galiziano dal compositore Brais Gonzalez basata su un’antica leggenda popolare della Sierra del Courel, zona considerata polmone verde della Spagna, per le sue caratteristiche di vegetazione e fauna ancora “selvagge e vergini”.
E’ proprio lo stesso compositore che ci spiega quanto questa antichissima leggenda a cui è ispirata la sua opera, viva una profonda attualità, in questa terra che ancora oggi ha caratteristiche antiche in cui l’uomo difficilmente riesce ad adattarsi, in cui si deve confrontare con la natura , quanto sia fondamentale , oggi come e più di ieri, avere un rispetto reciproco, nella Sierra del Courel come in tutto il mondo, dove oggi più che mai emerge l’importanza di ristabilire equilibri e rispetti troppo spesso sorvolati e negati.
Sul palco strumenti e voci sono guidati dal maestro Mario Cecchetti che riesce a far sublimare e cullare le anime degli spettatori incantati da una scenografia fatta da un semplice telo che prende vita dalla sapienza artistica di Massimo Ottoni, in tempo reale fa vivere con immagini create con la sabbia e retroproiettate la narrazione di una favola che con la voce di Enrico Paci prende vita… tra lupi e cacciatori, tra magia e poesia…
Un giovane coro scandisce ululati ed urla, una Lupa Bianca regina capobranco, una Maga e un cacciatore ci lasciano riflettere sull’importanza del rispetto in ogni luogo… in ogni tempo.
Sonia Lustrino