Nella mattinata dello scorso 13 ottobre si è svolta la cerimonia di conferimento del dottorato di ricerca Honoris Causa in Management, Banking and Commodity Sciences a Brunello Cucinelli.
L’aula Magna del Rettorato dell’Università La Sapienza di Roma, gremita per l’occasione ha ospitato la cerimonia di conferimento di questo ennesimo attestato di riconoscenza per quanto realizzato in questi anni dal talento di Brunello Cucinelli dal punto di vista imprenditoriale e dalla capacità di sogno e di visione che lo ha condotto e lo conduce verso sfide sempre più grandi.
La Magnifica Rettrice Antonella Polimeni nella sua prolusione e il Preside della Facoltà di Economia Fabrizio D’Ascenzo hanno riassunto e sottolineato quanto realizzato da Cucinelli a partire dalla fondazione dell’industria di abbigliamento per poi passare al restauro del borgo di Solomeo, per arrivare alla Fondazione Federica e Brunello Cucinelli ed i relativi progetti nei quali è coinvolta.
Ad Alberto Pastore l’elogio di Brunello Cucinelli al quale è seguita la lectio magistralis del celebrato, un discorso a braccio nel quale ha inteso ribadire i suoi concetti guida, dalla fierezza delle sue origini contadine che lo hanno formato nel rigore e nella serietà del lavoro e nel rispetto assoluto della Natura e di tutto il Creato: “il mio babbo m i ha insegnato a guardare il cielo, e mi indicava la ‘stella bella’ (me la faceva vedere anche il mio papà, n.d.r.), la prima stella che si accendeva nel cielo della sera, e a guardare la terra, facendo i solchi dritti nel campo, perché così erano più belli”. In questo modo mi è stata insegnata la dignità del lavoro, di ogni lavoro, e la necessità di nutrire sia il corpo che l’anima. Il mio obbiettivo è quello di offrire salari congrui, che permettano un buon livello di vita, insieme a luoghi di lavoro che non annichiliscano l’anima ma la nutrano attraverso la contemplazione della natura e del bello”.
Questo, in estrema sintesi, il messaggio che Brunello Cucinelli lancia in ogni occasione, insieme all’intenzione di lasciare un segno tangibile ai posteri di quanto un uomo, guidato dal suo sogno e dalla sua capacità di guardare le stelle, è capace di costruire con il tempo che gli è stato donato.
Benedetta Tintillini