Risultati eccellenti al Vinitaly 2023 di Verona per le iniziative organizzate da Assogal Umbria in collaborazione con la Regione ed in particolare con gli Assessorati alle Politiche Agricole e al Turismo e Cultura, guidati rispettivamente da Roberto Morroni e Paola Agabiti. “Una collaborazione che ha sancito un lavoro di squadra importante – spiegano all’unisono i rappresentanti Assogal Gionni Moscetti e Francesca Caproni – e che può rappresentare una novità rispetto al passato, grazie anche al fatto che sempre di più il settore agricolo ed enogastronomico si rapporta con quello turistico e culturale. Chi viene infatti, in Umbria a fare una esperienza di viaggio sul nostro territorio cerca tutte queste eccellenze. Pertanto il Vinitaly 2023 è stato un’occasione anche di animazione culturale, che ci ha lasciati decisamente soddisfatti”.
In primo piano tra gli stand della kermesse veronese la mostra permanente sulle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Perugino e Signorelli, un viaggio immaginario tra le opere, i luoghi e il paesaggio in cui è stato diffuso materiale promozionale delle mostre previste per tutto il 2023 e presentata la possibilità di scaricare l’App con il programma degli eventi in continuo aggiornamento. A completare il quadro, la presentazione della Guida di Repubblica sul maxi-evento con il Direttore Giuseppe Cerasa, l’Assessore Agabiti e i Gal Umbri, oltre a tutto il gruppo di lavoro dei giornalisti che ha saputo editare un prodotto capace di riscuotere in breve grande successo e rappresentare uno dei veicoli più ambiti del progetto di comunicazione.
Altro evento culturale seguitissimo è stata l’originale performance proposta dal famoso tenore Gianluca Terranova e dai suoi allievi, dal titolo IOT-Tre atti in tre stappi, dove i tre atti della Traviata in Operacorto sono stati abbinati ad altrettanti vini umbri scelti e commentati dal giornalista enologico Antonio Boco sullo sfondo delle arie dell’opera di Giuseppe Verdi; ovviamente l’abbinamento è stato con il vitigno e non con le etichette ed in particolare le emozioni dell’opera hanno incontrato le sensazioni di uno spumante metodo classico, piuttosto che di un grechetto di Todi e di un sagrantino di Montefalco. Tanti gli ospiti, tra cui anche il popolare giornalista Bruno Vespa e l’imprenditore Brunello Cucinelli che hanno assistito all’Operacorto con la quale Terranova vuole rendere accessibile e comprensibile l’opera al grande pubblico, ha visto due performance diventate l’evento per eccellenza nel padiglione umbro della fiera.
Un altro aspetto di grande successo sono stati gli incontri Talk Show con Osvaldo Bevilacqua, il famoso conduttore televisivo oggi anche ambasciatore dell’Associazione “I Borghi più belli d’Italia”. Insieme al vice sindaco di Lugnano in Teverina, a pochi passi da Orvieto, Alessandro Dimiziani, si è parlato del Progetto “Olea Mundi” portato avanti con l’ausilio del CNR, una collezione di cultivar provenienti da tutto il mondo che il prestigioso centro di ricerca sta studiando anche per i vitigni: un’iniziativa che peraltro ha incontrato di molte aziende, umbre e non solo. Nella seconda giornata di eventi Bevilacqua ha voluto poi voluto raccontare l’esperienza del Museo del Vino di Torgiano, ospite Teresa Lungarotti, a dimostrazione di come sia possibile raccontare anche l’enogastronomia nella storia.
“Si è trattato di un’edizione del Vinitaly veramente brillante – ha chiosato con entusiasmo il Presidente di Assogal, Gionni Moscetti – per la quale il nostro ringraziamento va innanzitutto alle imprese che hanno partecipato numerose e poi alla Regione dell’Umbria, nelle persone del Presidente Tesei e degli assessori Morroni e Agabiti, che ha saputo rinnovare l’immagine e la comunicazione delle eccellenze enogastronomiche e non solo”.
Il tutto “con numeri veramente di rilievo, sia dei visitatori che del materiale distribuito nelle varie iniziative – conclude Francesca Caproni, referente tecnico di Assogal – tanto da poter ritenere che tutti gli eventi hanno colto nel segno, sia dell’invito al viaggio nella nostra bella Umbria, sia nell’invito al lavoro su nuovi progetti come quello di “Vitae Mundi” sulla base dell’esperienza di “Olea Mundi” di Lugnano in Teverina.