Otto giorni, da domenica 17 a domenica 24 settembre. Quattro location, il Teatro Mancinelli per le proiezioni, la chiesa Santi Apostoli per la personale di Fabio Weik FINIS, la Nuova Biblioteca Pubblica “Luigi Fumi” per proiezioni fuori concorso e rivolte ai più piccoli.
Nel suo chiostro anche la mostra Limbo, un reportage dai Balcani del regista Giulio Tonincelli, e l’allestimento che porta in mostra le 15 opere finaliste del contest d’illustrazione a tema “Confini” lanciato nei mesi scorsi. Undici anteprime nazionali e una mondiale, con dodici registe in gara a testimonianza dell’attenzione che il festival e il team di selezione riserva al gender balance.
Il tradizionale countdown in bianco e nero che scandisce l’inizio delle pellicole si colora di sfumature e si moltiplica per 26. Tanti, infatti, sono i titoli proposti dall’edizione 2023 di Orvieto Cinema Fest, festival internazionale di cortometraggi, fertile terreno di sperimentazione – la prima interamente Made in Umbria – che non rinuncia alla qualità. E anzi, per la sua sesta edizione decide di ampliare ancora di più l’offerta in programma, sviluppando attorno alle proiezioni del Concorso una ricca rete di appuntamenti.
Dal 2018 il Festival, ideato da due giovani cinefile orvietane, Sara Carpinelli e Stefania Fausto, e supportato da un team al femminile (Valentina Dalmonte e Francesca Bonfanti) continua a portare avanti, edizione dopo edizione, il suo impegno verso i talenti emergenti, le premiere, le voci femminili, grazie ad un instancabile lavoro di ricerca e rete sul territorio nazionale e internazionale.
A completare il dietro le quinte, la presenza di professionisti del settore che, con il loro contributo, arricchiscono il progetto reso possibile grazie alla collaborazione di decine di volontari e volontarie.
Finis di Fabio Weik
Fra le principali peculiarità di questa edizione vi è la personale FINIS dell’artista Fabio Weik. Un percorso espositivo che racchiude l’installazione site-specific “Attraverso Balla” e 7 opere, alcune inedite, della serie “Ermeneutica Chapter I” all’interno di un nuovo contenitore, la Chiesa dei Santi Apostoli Filippo e Giacomo, a Orvieto.
La mostra dialoga con l’architettura della location attraverso opere immersive che stimolano il visitatore a livello multisensoriale nella storia di Balla Coulibaly, un giovane profugo della Repubblica del Mali, ispirazione e soggetto dell’opera.
Quest’opera di Fabio Weik è la sintesi perfetta di sonorità e immagini che oltrepassano i confini dell’arte e si mescolano a tematiche sociali che quotidianamente invadono le nostre case e i nostri animi quali il tema tutt’oggi attuale dei profughi. FINIS si inserisce perfettamente nella più ampia riflessione al centro di Orvieto Cinema Fest, dedicata al concetto di “Confine”.. Nel mettere questa parola al centro, OCF 2023 ha voluto ribaltarla, esplorando la pratica artistica nella sua complessità, in una fusione di registri, linguaggi e settori.
Il vernissage di “FINIS” si terrà il 17 settembre alle ore 17:00 alla presenza dell’artista e della curatrice Alice Lazzaroni. *