Un omaggio della città di Todi alla memoria di Monsignor Decio Lucio Grandoni (1928-2006) è stato promosso lo scorso mercoledì 8 novembre dal Comune di Todi con il patrocinio e la collaborazione della Diocesi di Orvieto-Todi, in occasione del ventennale della sua rinuncia al governo pastorale, presentata per raggiunti limiti di età e accolta, appunto, l’8 novembre 2003, da papa Giovanni Paolo II.
Presso l’Aula Magna del Liceo “Jacopone da Todi”, grazie all’accoglienza della Dirigente Scolastica Maria Rita Marconi, che ha anche consentito a una rappresentanza studentesca di partecipare alla mattianata, s’è svolta dalle 10.30 una conferenza di commemorazione dell’ecclesiastico che ha retto le diocesi di Orvieto e di Todi dal 1974 al 1986 ed è stato il primo vescovo dell’attuale Diocesi Orvieto-Todi, dal 1986 al 2003. A seguire, nella zona retrostante il Liceo, all’altezza del Carcere di San Cassiano, che si trova appena sotto l’ingresso del Parco della Rocca e di fronte al Monastero delle Minime Paolane, dopo un momento di raccoglimento è stata scoperta la targa che attesta l’intitolazione ufficiale dell’area all’indimenticabile vescovo tuderte.
“Lo conoscevo fin da bambino – ha ricordato nel saluto iniziale il sindaco di Todi Antonino Ruggiano – e per me è stato anche un maestro di vita, fine teologo e fine scrittore, ho avuto modo di apprezzarne il lato più umano nel periodo della sua ultima frequentazione con l’avvocato Mammoli, di cui era rimasto sempre amico, fin dalle elementari che avevano frequentato insieme, ho scoperto una persona straordinaria, capace di comprendere profondamente l’animo umano, sempre alla ricerca di soluzioni possibili per la nostra città e la diocesi, di buon senso, ma anche nel rigore più assoluto. Come Comune abbiamo voluto formalizzare l’intitolazione di uno spazio significativo per la cristianità locale, in quanto dedicato a uno dei primi martiri cristiani della città e dedicare a lui questo ricordo proprio qui, al Liceo, la scuola presso la quale anche fu insegnante negli anni della sua giovinezza.”
Dopo i saluti e i ricordi del sindaco e del Vescovo attuale Gualtiero Sigismondi, sono intervenuti con le loro testimonianze don Alessandro Fortunati e don Marcello Cruciani. E’ stato poi Don Mario Venturi, canonico della Concattedrale di Todi e collaboratore di Grandoni negli anni del Sinodo diocesano, alle soglie del Giubileo del 2000, a tracciarne il profilo di persona appassionata, intelligente e franca, un uomo concreto tanto da apparire sbrigativo, difensore dell’ortodossia, sostenitore dell’attuazione della riforma conciliare e negli anni 1991-1999, promotore del sinodo diocesano, dedito con particolare attenzione alla missione della diocesi in Albania a Fushe Arrez.
Maria Vittoria Grotteschi