In sei anni sono stati raccolti oltre 700 mila euro da destinare a iniziative ‘non profit’ a Milano, di cui 126 mila euro solo nel 2015. Il ciclo delle prove aperte della Filarmonica della Scala, viste fino a oggi da 58 mila spettatori, torna e promette che “non ci sarà la crisi del settimo anno”.
I fondi raccolti quest’anno con i quattro concerti saranno devoluti alla ricerca scientifica, a sostegno dei progetti della fondazione Ieo, della fondazione Carlo Besta, della fondazione Centro San Raffaele e della fondazione Istituto nazionale dei tumori. L’anteprima gratuita è in programma domenica 8 novembre e sul podio ci sarà il direttore principale della Scala, Riccardo Chailly; a seguire, tra gennaio e aprile 2016, toccherà a Ottavio Dantone, Daniel Harding, Daniele Gatti e Fabio Luisi.
I carnet per i quattro appuntamenti sono in vendita, a un prezzo compreso tra 20 e 140 euro, mentre i biglietti da 5 a 35 euro per le singole serate potranno essere acquistati a partire dal 2 dicembre. Per l’anteprima dell’8 novembre, completamente gratuita e aperta alla città, cento biglietti saranno riservati ai giovani sotto i 25 anni, che li potranno ritirare il 5 e il 6 novembre negli uffici della Filarmonica in piazza Diaz.
“I numeri, come gli oltre 9.600 spettatori del 2015, ci dicono che questa è un’iniziativa vincente, un passo avanti per connettere la musica e la città”, ha sottolineato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. La relazione tra la Filarmonica della Scala e il suo ‘main partner’ Unicredit “continuerà anche in futuro perché noi condividiamo al 100% i valori dell’orchestra”, ha detto Federico Ghizzoni, amministratore delegato della banca e presidente dell’orchestra. E, tra le iniziative di ‘Open Filarmonica’, tornerà nella primavera del 2016 anche il concerto gratuito in piazza Duomo, è stato anticipato. “Open Filarmonica sta diventando sempre di più una stagione parallela, la stagione aperta alla città”, ha detto il direttore artistico della Filarmonica, Ernesto Schiavi. Le prove aperte sono realizzate con la collaborazione del Teatro alla Scala, del Comune di Milano e di Unicredit, con la collaborazione di Unicredit foundation che si occupa di individuare l’area di intervento e i progetti da finanziare che, alla fine del settimo anno, saranno 38.