Alla ‘Raccolta fondi per il restauro dell’affresco della Madonna della Consolazione posta sull’altare Maggiore’ è finalizzato il ‘Concerto di Beneficenza’ organizzato presso il rinascimentale Tempio della Consolazione per il prossimo sabato 11 maggio alle 21 dall’ente Etab-La Consolazione in collaborazione con l’Associazione ‘Ex dipendenti ed Amici della Banca Popolare di Todi’ col patrocinio del Comune di Todi.
Il programma in due parti del concerto di beneficenza con ingresso ad offerta, sarà eseguito dai gruppi ‘Coro Polifonico di Todi’ e ‘Coro Madre Speranza di Collevalenza’ con il soprano Valentina Piovano e al violino Luca Venturi. Il maestro Marco Venturi proporrà al pubblico nella prima parte lo ‘Stabat Mater’ di Rheimberger, nella seconda il ‘Dreamweaver’ di Gjeilo.
Sequenza cattolica del XIII secolo tradizionalmente attribuita al Beato Jacopone da Todi, lo Stabat Mater’ che dal latino si traduce con ‘Stava la madre’ viene tradizionalmente recitata durante la messa dell’Addolorata del 15 settembre, le sue parti formano gli inni latini della stessa festa e nella cosiddetta Messa tridentina è cantata nella Messa del venerdì della settimana di Passione. Popolarissima soprattutto perché accompagna il rito della Via Crucis e le processioni del Venerdì Santo è un canto amato dai fedeli non meno che da intere generazioni di musicisti colti.
La versione di Joseph Rheinberger è un’opera composta nel 1884 per coro e archi, con un incipit maschile di grande impatto, che esprime il dolore di una madre davanti all’atroce sofferenza del figlio. L’autore, nel succedersi dei quattro movimenti, realizza un crescendo di andamenti, armonie e sonorità sempre più incalzanti, fino a concludere con un articolato fugato, movimento che segue lo stile della fuga, ma con assoluta libertà. Una chiusura particolarmente impegnativa per l’intreccio delle voci, che nelle ultime parole “Quando corpus morietur/fac ut animæ donetur/paradisi gloria“ invoca la speranza di raggiungere il Paradiso dopo la morte.
Pianista e compositore norvegese nato ad Oslo nel 1978, Ola Gjeilo è uno dei compositori corali più eseguiti al mondo, è considerato uno dei maggiori compositori della penisola scandinava con una produzione dedicata particolarmente alla musica corale sia sacra che profana, oltre che alla produzione orchestrale. Dreamweaver.
Ispirata al suo paese natale, l’opera’Dreamweaver’ rappresenta un atto d’amore nei confronti della Norvegia, la sua terra natale, con brani che prendono il nome da luoghi specifici in cui Gjeilo è cresciuto. Dreamweaver ha testi di Charles Anthony Silvestri è basata su parti del noto poema popolare medievale norvegese Draumkvedet, una ballata epica che ha molto in comune con la Divina Commedia di Dante.
Maria Vittoria Grotteschi