Presentata ieri mattina in conferenza stampa a Todi la prima edizione di Amati Festival, un evento organizzato dall’associazione “Mi Fido di Te”, a cui verranno devoluti i proventi della raccolta fondi “Nutrire la Consapevolezza”, dalla rete dei Centri DCA della Asl Umbria1 e dall’associazione V.E.G.A., che proporrà, nei giorni 1 e 2 giugno prossimi, una serie di eventi dedicati al problema dei disturbi alimentari.
Presenti alla conferenza stampa, il vice sindaco di Todi Claudio Ranchicchio, la dottoressa Laura Dalla Ragione, fondatricedella Rete per i Disturbi del Comportamento Alimentare della USL 1 dell’Umbria, il presidente dell’Associazione VEGA Alessandro Florio e la presidente dell’Associazione “Mi Fido di Te” Mariella Venturi.
Il programma della due giorni prevede, a partire dal pomeriggio del 1° giugno, un talk che si svolgerà presso i Palazzi Comunali, un’esibizione delle scuole di danza cittadine, un aperitivo presso palazzo Francisci che celebrerà i 20 anni dall’apertura del centro per i disturbi dell’alimentazione e uno spettacolo teatrale, al Parco della Rocca, con la partecipazione di Vittoria Puccini.
Il secondo giorno sarà dedicato a laboratori che coinvolgeranno il pubblico di tutte le età nella sensibilizzazione e il riconoscimento dei disturbi alimentari che, purtroppo, sono sempre più diffusi.
“Todi, grazie alla dottoressa Dalla Ragione – ha affermato Ranchicchio nel suo intervento – è sicuramente un esempio e un punto di riferimento a livello nazionale per quanto rigurda il trattamento dei disturbi alimentari; il Comune quindi non poteva non sostenere una iniziativa come l’Amati Festival, che darà un forte contributo alla consapevolezza e alla diffusione della cultura riguardo i disturbi di carattere alimentare e che, essendo realizzato con l’impegno dei ragazzi di Todi, è un segnale forte di integrazione col territorio per una realtà che è stata accolta, sin dall’inizio, da tutta la popolazione”.
“Questi problemi sono in grande aumento in tutta Italia e nella nostra regione – afferma la dottoressa Dalla Ragione – l’esperimento nato 20 anni fa a Todi conferma, però, che tali problemi si possono affrontare e risolvere, e che dalla spirale del disagio alimentare si può uscire. Prima di case accoglienti come quelle di Palazzo Francisci e del Nido delle Rondini, chi soffriva di simili disturbi veniva ricoverato negli ospedali psichiatrici: noi abbiamo voluto creare un progetto dove il paziente possa essere accolto con calore e comprensione, lo stesso calore con il quale Todi ha accolto noi e i nostri assistiti. L’Umbria è tutt’ora un’eccellenza in questo campo, poche altre regioni possono vantare ben quattro centri dedicati al trattamento dei disturbi alimentari come i nostri, seppur con caratteristiche diverse, di Todi, Città della Pieve e Umbertide”.
Dal canto suo la Presidente dell’Associazione “Mi fido di te”, Mariella Venturi, ha illustrato i tanti ambiti nei quali l’associazione si impegna del 2003, mentre ha chiuso la conferenza stampa la testimonianza di una ragazza, Benedetta, attualmente ospite del Centro per i disturbi alimentari di Todi; il racconto della sua malattia, che si è presentata durante l’età dello sviluppo, della sottovalutazione della stessa, della convinzione di poter uscire da sola da una condizione di blocco psicologico, fino alla presa di coscienza che non ce l’avrebbe fatta senza aiuto, e alla decisione di affidarsi con fiducia alle terapeute di Todi che, grazie alla loro professionalità e umanità, hanno aperto davanti ai suoi occhi nuovi orizzonti e svelato il percorso per riabbracciare, finalmente una nuova Benedetta.
Benedetta Tintillini