In scena al Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi di Spoleto, Luca Marinelli per l’anteprima della sessantasettesima edizione del Festival dei Due Mondi è stato protagonista con la regia di “Una relazione per un accademia” tratto dal celebre racconto di Franz Kafka.
Scritto nel 1917, questo, come molti capolavori kafkiani, gioca in modo visionario sull’uomo e le sue distopie, qui Kafka sceglie di dare voce ad una scimmia, ed il racconto diventa emblema di una importante riflessione sulla libertà.
Fabian Jung è interprete unico che da voce a, Rot Peter, scimmia protagonista del racconto di Kafka.
Peter viene catturato mentre è con il suo branco e dopo la prigionia in una piccola cassa per raggiungere l’Europa su una nave, comprende come può imitare l’uomo e quindi anelare alla libertà, o meglio una prigionia meno segregata che lo porterà ad esibirsi in teatri.
Il paradosso kafkiano si palesa quando Peter diventa relatore in accademia, dove gli antropologi lo invitano per ascoltare la sua storia e la scimmia, più uomo che animale sorprende nel raccontare e raccontarsi con calma, ironia,malinconia e rabbia.
Peter è l’animale che ha perso la sua natura e che scende a compromessi con l’uomo per poter avere una “libertà” che lo denatura e lo porta lontano dal suo vero essere, perdendo se stesso.
Lo spettacolo affronta la condizione di chi è costretto a vivere un’esistenza che non gli appartiene, lo fa in modo grottesco, facendo emergere la distopia di chi è costretto a conformarsi ai dettami della società per ricavarne una forma di “libertà”.
Sonia Lustrino