Il groove e la gioia della musica di Paolo Belli e la sua Big Band hanno travolto una gremita Piazza del Popolo a Todi al ritmo del grande swing
Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando sono andata ad ascoltare Paolo Belli e i suoi Ladri di Biciclette a Roma: Paolo era uno scanzonato e irriverente musicista che travolgeva con i suoi ritmi coinvolgenti e i suoi testi scanzonati e divertenti, portando sul palco la sua irrefrenabile energia che canalizzava nel suo ritmo e nelle flessioni che faceva sul palco.
Dopo quarant’anni l’energia è sempre la stessa, la professionalità si è aggiunta all’entusiasmo, ed il bagaglio di esperienze guida il musicista nell’interazione con il pubblico e nelle parole che gli dedica. Ricordi, emozioni, e la felicità di fare ciò che ama: il senso di gratitudine è ciò che traspare dalla musica di Paolo Belli, gratitudine per la strada fatta, per gli incontri avuti, per le emozioni vissute, per i sogni realizzati e per l’affetto che il pubblico gli dona.
Paolo sul palco ripropone le canzoni che lo hanno portato alla ribalta, riarrangiate per il nuovo tour, ed omaggi ai grandi artisti che hanno segnato il suo percorso: da Toto Cotugno a Enzo Jannacci, da Adriano Celentano all’indimenticabile Renato Carosone e ai suoi intramontabili successi, accompagnato dalla sua Big Band costituita da grandi musicisti che lo accompagnano suonando dal vivo (tiene a sottolineare giustamente Paolo, in un’epoca dominata dalle esecuzioni “virtuali” somministrate ad un pubblico impreparato ad ascoltare e discernere) sia durante i concerti e i tour teatrali (lo scorso inverno ha portato in scena, con alcuni elementi della band, lo spettacolo “Pur di far commedia”), sia durante le trasmissioni televisive.
Insieme alle note Paolo dispensa piccole perle di saggezza, importanti più che mai per chi sogna di vivere di musica e che, per raggiungere il sogno, studia febbrilmente e affronta mille difficoltà e barriere: “bisogna sognare e inseguire sempre i propri sogni – ricorda Paolo – prima di tutto perché sognare è gratis, poi, hai visto mai che un giorno i sogni si avverino?”.
Vogliamo crederci, come vogliamo credere nel potere salvifico della musica.
Benedetta Tintillini