Arte: a Terni la mostra-concorso Segni d’amore

segni amore

E’ stata inaugurata sabato scorso 13 Febbraio, a Terni, presso il Museo Capitolare Diocesano, la mostra-concorso internazionale di arte contemporanea Segni d’amore organizzata dalla Madè – eventi di Maela Piersanti.

Il variegato mondo dell’espressività artistica nelle sue molteplici forme trova spazio nelle opere presenti, più di 60, che spaziano dalle tecniche “canoniche” come pittura, scultura e fotografia alle più originali ed innovative, come l’alta bigiotteria ed i multimedia.

Segni d’amore, alla sua terza edizione, vede un crescendo esponenziale di partecipazione ed apprezzamento a livello internazionale, inoltre, i molteplici eventi collaterali, sono state coinvolte anche le scuole nei vari gradi di istruzione.

Tre sale ospitano le opere in competizione, selezionate da una giuria di esperti, che avrà anche l’onere di decretare le opere vincitrici che verranno premiate alla conclusione della manifestazione.

L’amore in tutte le sue declinazioni: filiale, genitoriale, di coppia, universale… l’amore e l’assenza d’amore; certo è che quest’anno, più che mai, il concetto di amore va di pari passo con quello dell’accoglienza: varie opere infatti si ispirano alla più cruda attualità delle vaste moltitudini di migranti che fuggono dai teatri di guerra alla ricerca di una via di salvezza, o dei paesi del terzo mondo dove i bambini sono a rischio di morte per malnutrizione; i media utilizzati, dallo stile murales (Banksy docet) al più classico olio su tela, tutti sottolineano l’assenza di amore dove più ce n’è bisogno.

L’amore per i bambini, altro tema di scottante attualità, in una società dove i bambini vengono venduti, stuprati, abusati, sfruttati… e dove solo all’apparenza nulla è più scontato dell’amore verso di essi; ciò che sembra naturale e scontato non lo è più, e dove la vita dovrebbe essere piena di colori, tutto si tinge di scuro e di paura.

Un’altra tipologia di amore molto presente nelle opere esposte è l’amore tra uomo e donna in età avanzata. Diverse opere raffigurano l’affetto tra anziani. Forse per l’allungarsi dell’aspettativa di vita, o forse perché merce sempre più rara, data la durata media dei matrimoni… opere comunque piene di poesia, che vedono, nella nostra epoca, sdoganato l’antico tabù dell’affettuosità nella tarda età.

Il figurativo si alterna all’astratto, la fotografia alla scultura: la mostra “Segni d’arte” è un viaggio all’interno del sentire umano, dalla pienezza della felicità all’annichilimento dell’indifferenza.

Terni, Museo Diocesano, fino al 21 Febbraio. Ingresso libero.

 

Benedetta Tintillini

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