Sempre meno Utopia e sempre più realtà: la Cooperativa Sociale Utopia 2000 guidata da Massimiliano Porcelli, nata nel Lazio nel 1999 e presente anche in Umbria dall’autunno 2013, amplia ulteriormente la sua offerta di servizi inaugurando, sabato 28 Maggio alle 10:15, una nuova struttura residenziale per minori nel comune di Roccagorga (LT).
Dopo la recente inaugurazione di una analoga struttura in Umbria all’interno dell’azienda vivaistica regionale Umbraflor, Utopia cresce offrendo una nuova opportunità ai minori in difficoltà, attraverso l’offerta di una elevata professionalità non disgiunta da buone caratteristiche affettivo-relazionali.
Come nella visione del suo fondatore, Utopia 2000 diversifica la sua offerta nelle due regioni dove è presente, nell’intento di dare alla parola “sociale” il significato più ampio ed inclusivo possibile.
Oltre alle strutture di accoglienza per i minori, Utopia 2000 gestisce, tra Lazio ed Umbria, una serie di servizi tra i quali: una comunità residenziale per bambino con genitore, con l’obiettivo di tutelare la relazione parentale, un polo per l’infanzia, con la finalità di consentire un appropriato sviluppo psico-fisico dei bambini, un agriturismo etico, dove la gestione dell’agriturismo è affidata agli operatori della cooperativa affiancati dagli ospiti della Comunità ed i prodotti utilizzati per la colazione sono a km 0, realizzando una vera e propria filiera etica, nell’intento di dimostrare che i progetti solidali possono rappresentare anche un polo di attrazione turistica.
Oltre a tutto ciò Utopia 2000 si occupa anche dell’organizzazione e la gestione di eventi, fin dal 2010 la cooperativa organizza “Le Notti dell’Utopia”, un contenitore all’interno del quale si sono esibiti, nel corso degli anni, artisti del calibro di Niccolò Fabi, Edoardo Bennato, Paola Turci, Lillo e Greg, solo per citarne alcuni di maggior notorietà. Il gruppo di lavoro che ne cura l’organizzazione, l’allestimento e la gestione in tutte le fasi è formato da educatori e utenti delle comunità socio-educative, in questo modo, attraverso un’attività di intrattenimento e spettacolo si porta a conoscenza del grande pubblico la realtà del Terzo Settore.
di Benedetta Tintillini