Un ‘viaggio’ che non si limita a ricordare l’importanza storica della teoria della relatività, ma che si estende all’intreccio con le scienze umane fino a raggiungere i settori più innovativi della ricerca contemporanea. Queste le premesse dell’undicesima edizione del Festival delle Scienze, che si svolgerà all’Auditorium Parco della Musica di Roma dal 20 al 22 maggio. La manifestazione sarà dedicata ad Albert Einstein, gigante del Novecento, cento anni dopo la pubblicazione della sua più celebre teoria (quella sulla relatività generale, risalente al 1915).
Prodotta dalla Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Codice. Idee per la Cultura e con la partnership scientifica di Asi – Agenzia Spaziale Italiana, Infn (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e l’Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’, il festival avrà come filo conduttore il tema della relatività che sarà affrontato tra gli altri da Elena Aprile, Amedeo Balbi, Vincenzo Barone, Roberto Battiston, Giovanni Bignami, Vittorio Bo, Giovanni Amelino Camelia.
Ad affrontare l’argomento principale del Festival saranno anche Marco Cattaneo, Matteo De Giuli, Nicolò D’Amico, Viviana Fafone, Fernando Ferroni, Scott Hughes, David Kaiser, Seth Lloyd, Joao Magueijo, Ned Markosian, Antonio Masiero, Marco Motta, Barbara Negri, Rossella Panarese, Umberto Petrin, Eliezer Rabinovici, Luca Ralli, Mario Rasetti, Fulvio Ricci, Jacopo Romoli, Patrizio Roversi, Bangalore Sathyaprakash e Maria Giulia Scarcella.
“Siamo arrivati alla undicesima edizione dell’evento più longevo dell’Auditorium. Lo scorso anno – ha spiegato il presidente della Fondazione Musica per Roma, Aurelio Regina – la decima edizione del Festival delle Scienze, dedicata all’Ignoto, ha suscitato l’interesse di 20mila persone. Si può calcolare che più di 200.000 spettatori hanno frequentato l’Auditorium in questi anni, nei giorni del Festival delle Scienze. Dall’Ignoto raggiungiamo quest’anno la Relatività”.
“A distanza di cento anni dalla sua pubblicazione -ha continuato Regina- la teoria della relatività generale di Einstein è più che mai attuale. Una teoria, che è considerata il capolavoro che rivoluzionò la fisica classica, viene celebrata da noi proprio nell’anno in cui si festeggia l’osservazione delle onde gravitazionali, la grande predizione del ‘giovane Einstein’. Tra le tante iniziative dedicate alle scuole, ricordiamo: l’incontro inaugurale, che quest’anno vedrà la partecipazione del ministro Stefania Giannini, le ‘Letture animate’, l’installazione interattiva e la proiezione del film di fantascienza ‘Interstellar’ a cura di Radio3 Scienza”.
“Nel nome di Einstein -ha sottolineato invece l’amministratore delegato di Musica per Roma, Josè Ramon Dosal – questa edizione del Festival delle Scienze è un viaggio affascinante che dalla fisica pura spazia verso le scienze umane, la filosofia, fino ad arrivare alla ricerca multidisciplinare contemporanea. Ad accompagnarci in questo viaggio alcune delle più importanti personalità internazionali dei vari settori”.
“E proprio qui in Auditorium – ha ricordato Dosal – abbiamo ospitato due importanti appuntamenti su questo tema, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare: a febbraio la conferenza ‘Einstein aveva ragione’ e ad aprile la conferenza ‘Macchine per scoprire, dal bosone di Higgs alla nuova fisica’”.
“Il Festival è stato inserito nella Stagione delle Arti, la primavera, conservando tutte le caratteristiche che lo hanno reso uno degli appuntamenti internazionali più importanti. A fianco delle conferenze dei dialoghi, delle lectio magistralis, c’è un calendario di eventi del programma Auditorium Family, che si affianca al grande Festival per coinvolgere i ragazzi e le famiglie, alla scoperta di nuovi mondi, in maniera divertente e spettacolare”, ha concluso Dosal.