A tu per tu con Peter Fend, l’artista americano di chiara fama che nei suoi lavori affronta tematiche che vanno dalla geopolitica alle questioni inerenti alla sostenibilità e ad un’idea innovativa di policy legata all’uso delle risorse naturali e nella gestione del suolo. Sarà ospite all’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia nella conferenza di Massimiliano Scuderi, direttore artistico della Fondazione Zimei di Pescara, dal titolo “Peter Fend, come l’Italia può ristabilire l’ecologia del mondo” che si terrà martedì 31 ottobre, alle 15.
Un incontro organizzato e curato dalla professoressa Lucilla Ragni, docente del corso di “Pittura”, insieme alla professoressa Meri Tancredi del corso di Metodi e tecniche di pittura sacra contemporanea, che si svolge nell’ambito del nutrito programma di attività didattico-culturali proposte dall’Accademia e fornisce agli studenti e alla cittadinanza un’opportunità per aprirsi ad un fruttuoso confronto con importanti espressioni del mondo artistico nazionale e internazionale.
«Questo artista considera il mare come una grande fonte di ricchezza per la civiltà umana – spiega Scuderi -. Il suo approccio nasce dall’idea di contribuire alla realizzazione di grandi interventi territoriali attraverso opere ingegneristiche ed architetture funzionali. Ad esempio, propone sistemi per la coltivazione di alghe giganti brune nel Mare Adriatico con le quali produrre biomasse per il biogas, con ricadute di tipo socio-politico sulle comunità locali. Citando Dennis Oppenheim, Fend sottopone delle idee alla società attraverso l’arte. Rimescola storia e geografia e, al limite dell’utopia, ripensa i confini degli stati concentrandosi sui bacini idrici». Si tratta di una pratica nel campo dell’architettura che incontra quattro requisiti elencati da Leon Battista Alberti, affinché una città abbia aria, acqua, spazio in cui muoversi e difesa.
L’artista Peter Fend è una delle voci più importanti della scena artistica internazionale. In bilico tra arte, architettura, ingegneria, geopolitica e ad altre numerose discipline, Fend prova a suggerire al mondo un nuovo corso attraverso un maggiore e consapevole impiego delle ricchezze dei bacini idrografici, di mari e oceani, e attraverso alcune proposte progettuali per un nuovo equilibrio mondiale fondato su una policy innovativa nell’uso della terra e delle acque. Queste sue teorie nascono dalla consapevolezza di poter trarre dall’arte gli strumenti per rispondere alle problematiche del mondo contemporaneo, sicuro della non unicità dell’opera e della sua possibile ripetibilità in una visione ampliata oltre il contesto dell’arte stesso.
La conferenza, organizzata nel mercato Ittico, uno dei punti nevralgici della vita della città legata al mare, nasce dalla volontà comune della Fondazione Zimei e del Flag Costa di Pescara di inaugurare una stagione progettuale condivisa tra le realtà più propositive del territorio in questo caso sui temi della sostenibilità, del lavoro, dell’arte e del mare. In questo senso Peter Fend, interessato da sempre alle innumerevoli possibilità derivanti dall’impiego delle ricchezze marine, intende sottolineare come la città di Pescara possa avere un ruolo trainante nell’economia dell’eurocontinente, offrendo a tutti una proposta progettuale di sviluppo delle potenzialità del Mare Adriatico, per la tutela e la valorizzazione degli habitat marini e per la promozione delle attività legate al mare.