Si è inaugurata lo scorso 9 novembre, la stagione 22/23 del Teatro della Filarmonica di Corciano con “Accabadora”, spettacolo tratto da uno dei romanzi più belli di Michela Murgia; spettacolo di Veronica Cruciani interpretato da Anna Della Rosa.
Il testo teatrale scritto da Carlotta Cruciani dà voce a Maria, quarta ed “ultima” figlia di una madre vedova. Proprio perché “non voluta” viene data in “adozione” a Bonaria Urra, vecchia sarta del paese… Tzia Bonaria ha preso Maria con se per farla sua erede, sorprendendola per il rispetto e l’affetto che la vecchia riserva a Maria, alla quale offre una casa e un futuro.
Quello che tutti sanno e che Maria non immagina, è che Tzia Bonaria Urrai cuce abiti e conforta animi, pronta ad entrare nelle case per portare una “morte pietosa”.
Il suo gesto amorevole e finale… dell’ultima madre, dell’accabadora.
Ed è proprio in questo testo che scorrendo un Italia degli anni cinquanta si riflette profondamente su maternità ed eutanasia…
Anna è sola in scena … una scena cruda fatta di simboli scarni che vuole non distrarre lo spettatore… solo acqua da bere e acqua per destare…
Anna è la voce di una Maria grande, cresciuta … che guarda al suo vissuto che osserva il suo passato che ti impone la riflessione sul rapporto Madre figlia… consolidato dai sentimenti e non dal sangue, invitando lo spettatore a riflettere sulla maternità di fatto, ma ancora e molto di più, l’urto divampa con un boato che ti apre gli occhi e ti pone davanti al giudizio… vita – morte … ultima madre che dolcemente accompagna, amorevolmente dona pace… Acabar… finire
Anna, dando voce a Maria, strugge con la sua consapevolezza, la sua svelata realtà di chi, con occhi ingenui, osserva la “madre” uscire nelle notti e comprendere poi che lei “dona” l’ultimo sollievo, che lei… ”uccide”.
Sonia Lustrino