Per 5 anni strategia condivisa per osservare la Terra dallo spazio
L’Agenzia spaziale italiana e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale hanno firmato un accordo, stabilendo una strategia condivisa fra i due enti per identificare le priorità in materia ambientale che possono essere affrontate attraverso l’utilizzo delle tecnologie e delle infrastrutture spaziali dell’ASI. L’accordo, firmato dal Presidente dell’ASI, Roberto Battiston e dal Presidente dell’ISPRA, Bernardo De Bernardinis, prevede che l’osservazione della Terra abbia per i prossimi cinque anni una strategia condivisa affinché vengano messe in campo, nell’ambito delle rispettive competenze, le azioni necessarie per un impiego efficace ed efficiente delle risorse.
Al centro dell’attenzione l’accesso ai dati dei sistemi satellitari delle Sentinelle del sistema europeo Copernicus, del sistema italiano COSMO-SkyMed e di altri satelliti nell’ambito delle attività di monitoraggio e controllo del Pianeta. Lo scopo è definizione di una piattaforma unica di gestione dei dati geospaziali e l’integrazione nel Collaborative Ground Segment italiano – di cui l’ASI è il National Point of Contact (NPC) per il sistema Copernicus – per favorire il rafforzamento dei mezzi a disposizione di entrambi gli enti, delle professionalità e delle produzioni, in modo da garantire la interoperatività e la condivisione, anche in tempo reale, dei dati e delle informazioni in essa conservati.
“Oggi abbiamo messo la firma – ha sottolineato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston – su un documento importante per il controllo e il monitoraggio della Terra dallo Spazio. L’uso dei dati satellitari dei sistemi italiani ed europei ci confermano ancora una volta l’importanza del supporto spaziale nella realizzazione di applicazioni e servizi a beneficio dei cittadini. Dalla collaborazione con ISPRA ci attendiamo importanti ricadute nell’ambito della promozione della ricerca e sviluppo, dell`innovazione, del migliore utilizzo delle risorse spaziali e delle infrastrutture di Terra: tutti ambiti nei quali l’ASI sta investendo molto”.
“L’accordo firmato con l’Asi – ha commentato il Presidente dell`ISPRA Bernardo De Bernardinis – rappresenta un notevole passo avanti non solo per ciò che riguarda le conoscenze legate all’Osservazione della Terra dallo spazio, ma anche in termini di servizio pubblico reso al nostro Paese. I dati reperiti attraverso le tecnologie satellitari, settore in cui l’Italia è assolutamente all’avanguardia nel panorama europeo, saranno omogenei, condivisi e soprattutto accessibili agli utenti che ne hanno bisogno per le loro attività di gestione del territorio”.
L’ISPRA, in qualità di utente di riferimento, parteciperà allo sviluppo, alla sperimentazione e alla validazione di sistemi spaziali e delle loro componenti di terra. Si impegnerà inoltre nel controllo, monitoraggio, analisi, valutazione e reporting ambientali, individuando e diffondendo buone pratiche di utilizzo di dati, informazioni, prodotti e servizi generati dall’osservazione della Terra da missioni nazionali, europee (Copernicus) e internazionali. L’ASI, da parte sua, assicurerà l’accesso agli utilizzatori civili istituzionali dei dati acquisiti dal sistema duale italiano COSMO-SkyMed e delle altre missioni nazionali, o realizzate in cooperazione, e affida all’ISPRA la cura della catalogazione e la raccolta dei dati geografici, territoriali ed ambientali.
Il compito di gestire e indirizzare le attività e le iniziative previste nell’accordo è affidato a una Commissione di Coordinamento, costituita da sei membri, tre per ciascun ente.