Ad Acquasparta l’estate ha il fascino del Rinascimento

Ogni anno si rinnova ad Acquasparta la magia della “Festa del Rinascimento”, che quest’anno avrà luogo dall’8 al 19 giugno 2016. Promossa dall’Ente “Il Rinascimento ad Acquasparta” e giunta quest’anno alla sua XVII edizione, la festa rievoca la “renascentia” degli antichi “splendori” della seicentesca Acquasparta, periodo storico di maggior lustro per la cittadina, resa famosa fin dal XVI secolo, al quale risale il grandioso Palazzo Cesi e la Piazza Nova, ad esso antistante.

Fu soprattutto nel XVI secolo, che accanto all’arte e alla filosofia emerge un altro aspetto della cultura, del genio e della grandezza della persona umana: la scienza e il nuovo metodo scientifico ad opera di Federico Cesi, Duca di Acquasparta, dell’Accademia dei Lincei da lui fondata nel 1603 e di Galileo Galilei.

L’evento principe su cui si basa “La Festa del Rinascimento” è l’arrivo del Principe Federico Cesi I in Acquasparta, con tutta la sua famiglia, poco dopo il suo matrimonio.

Il 14 Maggio 1614 il Principe Federico Cesi si sposa a Palestrina, dopo 5 mesi di fidanzamento (Lettera di Francesco Stelluti a Galileo Galilei del 24 Maggio 1614), con la giovanissima Artemisia Colonna figlia di Francesco Colonna e Ersilia Sforza.

“Alla fine di Ottobre 1614 il Principe Federico Cesi arriva in Acquasparta con tutta la famiglia felicemente” (Lettera di Federico Cesi a Giovanni Faber del 5 Novembre 1614”

Il Consiglio della Comunità di Acquasparta nella riunione del 7 Settembre 1614 vuol dimostrare al Signor Principe l’allegrezza sentita dalla Comunità “…per il suo felice accasamento con la figliola dell’Eccellentissimo Principe di Palestrina si è deliberato di fargli il dono come si vuole costumare e appartenere ai sudditi… far archi trionafali, depingere le arme (stemmi) e altre cose in segno di allegrezza come si suol fare in tali successi…” (Archivio Storico Comunale di Acquasparta)

Il Principe si tratterrà in Acquasparta con la sua consorte e tutta la famiglia fino al 2 marzo 1615 (Lettera di Giovanni Faber a Galileo Galilei del 28 Febbraio 1615).

Le giornate de “La festa del Rinascimento” ripropongono la realtà dell’antico centro storico di Acquasparta, che per l’occasione viene diviso in Contrade: il “Ghetto” con i vessilli verdi e blu, “Porta Vecchia” con i vessilli gialli e blu e “San Cristoforo” con i vessilli bianchi e blu”; la Festa è aperta dallo splendido Corteo dei doni con oltre trecento figuranti in costumi secenteschi accompagnati da musici, giullari e “trampollari”, tamburini e sbandieratori delle tre Contrade che si articolano in un susseguirsi di manifestazioni che coinvolgono l’intera città.

Le Contrade si sfidano in una serie di prove: del “Piatto rinascimentale” che verte nella proposizione di piatti tipici del 1600 sapientemente preparati dai cuochi contradaioli nelle diverse “taverne” e presentati nel giardino di Palazzo Cesi; del “Teatro di Contrada” in cui ogni Contrada propone al pubblico uno spettacolo teatrale; nella “La Giostra della Lince”, torneo cavalleresco e nel “Grande Gioco dell’Oca”, una riproposizione vivente del gioco da tavolo forse più conosciuto. La Contrada vincente, lo scorso anno vinse quella di “Porta Vecchia”, prende in consegna le Chiavi della città fino alla prossima edizione.

Per tutta la durata delle giornate de “La Festa del Rinascimento” le Contrade aprono le loro taverne negli angoli più suggestivi del centro storico, permettendo di gustare piatti tipici umbri con l’aggiunta di qualche ricetta dal “tocco rinascimentale”.

 

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