Sabato 29 maggio 2021, alle ore 12.00 la Tower Gallery di Diego Costantini a Todi renderà omaggio ad Alighiero & Boetti attraverso l’esposizione di alcune delle sue opere più significative: arazzi, biro, libri.
Di solito servono 50 anni per “storicizzare” un artista; dire, cioè, che l’artista ha vinto, che ha superato la prova, ma Alighiero Boetti ne ha impiegati forse meno dei 27 che oggi festeggiamo.
A & B, 1 & 2, necessari o forse no; inquadrettare l’individuo o il mondo, cercare a tutti i costi di ingrigliare la vita lo porta ad una necessaria ed inevitabile tensione all’infinito.
Utilizzare la matematica e la geometria senza… rispettare le regole, la Natura.
Come scrive Marco Tonelli: “Parole ricamate che dicono se stesse, per attirare l’attenzione o proporre l’impossibile quadratura del cerchio ovvero il passaggio dalla sfera al cubo, che unitamente alla quadratura del mille, figurata e dimostrata, sono opere virtuali che tessono la trama di una poetica sempre tesa al limite di sé, ma senza di fatto aprire nessun limite nuovo per l’opera”.
Alighiero Boetti scelse le campagne di Todi come luogo del “buen retiro” come ricorda il figlio Matteo dove “realizzare lavori a quattro mani, allevare idre a più teste, giocare al Giano bifronte con Mario Schifano, Sandro Chia, Bruce Nauman, Sol Lewitt, Lindsay Kemp. (…) cervelli non muniti della modalità ‘off’: il dolce far niente”.