Momenti molto toccanti ieri per l’appuntamento dedicato al ricordo della figura di Igea Frezza Federici, come esprime lo stesso titolo “…una donna innamorata di Amelia”.
Il Presidente dell’Ente Palio Carlo Paolocci ha fortemente voluto questo evento per ricordare con quale amore e dedizione Igea avesse amato Amelia e gli amerini, non facendo mai mancare il suo aiuto, la sua parola, il suo sostegno.
Molti ed eminenti gli amici che hanno voluto portare la testimonianza della propria amicizia con Igea, che ha lasciato segni indelebili in ognuno di essi. Il Sindaco Laura Pernazza ha espresso la gratitudine propria e di tutta la città verso l’opera meritoria di Igea ed ha annunciato che una scultura che la ritrae, realizzata dall’artista Ugo Antinori, sarà collocata nella sede comunale.
Hanno raccontato la figura di questa grande donna Mario Morcellini, presidente dell’AG COM, il quale, in un intervento molto interessante ha sottolineato come l’opera della Frezza Federici si inquadrasse, nel suo piccolo, in un nuovo “rinascimento della cultura” che, seppur timidamente, sta pervedendo il nostro Paese da più di vent’anni a questa parte; Gianluca Galli, direttore della Casa Editrice Morlacchi, Adolfo Puxeddu, professore emerito dell’Università di Perugia, il Senatore Massimo Palombi, Marco Moschini, docente di Filosofia all’Università di Perugia, Ugo Antinori, artista che ha donato ben quattro opere ritraenti Igea da collocare nelle sedi istituzionali amerine.
A chiudere un commosso ricordo della figlia Maria Caterina e del figlio Raffaele che ha pubblicato recentemente un libro dedicato alla madre, sempre per i tipi della Morlacchi editore “Un anno dopo, racconti e storie per Igea”.
Creatività, curiosità, empatia, resilienza: queste le doti di una grande donna che ha saputo lasciare una segno indelebile nei cuori degli amerini e nelle pietre della città.
Benedetta Tintillini