Anguille alla Vernaccia: le ricette del Lago di Bolsena

lago di bolsena sbroscia

Le Anguille del Lago di Bolsena sono una specialità culinaria apprezzata da tempo immemore, tanto che le cita anche Dante nella Divina Commedia. Nel canto XXIV del Purgatorio è contenuta la terzina che le cita: “… (e quella faccia) / di là da lui più che l’altra trapunta / ebbe la Santa Chiesa in le sue braccia / dal Torso fu e purga per digiuno / l’anguille di Bolsena e la Vernaccia”.

Papa Martino IV da Tours, (1281/1285) al secolo Simon de Brion, era noto per essere un gran cultore della buona tavola ed era ghiotto in modo particolare di anguille alla vernaccia, sembra che lasciasse annegare le anguille nella Vernaccia, per poi scolarle e friggerle.

Dalla storia e la letteratura passiamo alla cucina. L’anguilla ha una pelle liscia e ricoperta da muco ed andrebbe acquistata viva, ma visto che l’uccisione e la pulizia delle viscere potrebbe creare qualche problema, si consiglia l’acquisto dal pescivendolo già pulita.

Ingredienti

  • 2 anguille medie di circa 1 Kg
  • 1 bottiglia di Vernaccia
  • erbe aromatiche (alloro, rosmarino)
  • aglio
  • pepe
  • sale

Preparazione

Pulire bene le anguille e strofinare la pelle, togliendo il muco che la ricopre.

Tagliarle a pezzi di circa 10 cm.

Sistemarle in un contenitore e coprire di Vernaccia.

Aggiungere le erbe aromatiche.

Lasciare marinare tutta la notte.

Scolare le anguille, conservando il liquido di marinatura, e condire con poco olio, limone e sale.

Poi cuocere in forno a 180° C per 30 min. oppure friggerle.

Aggiungere un poco di marinata e servire.

Si ringrazia: Expo Tuscia e Slow Food Viterbo e Tuscia

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