Le orbite armoniche di Kepler 223.
A 4450 anni luce da noi c’è un sistema planetario dal comportamento pressoché unico, almeno per quelle che sono le nostre conoscenze attuali sui mondi extrasolari. La sua peculiarità, sottolinea Media Inaf, il notiziario online dell’Istituto nazionale di astrofisica, non sta nei pianeti che lo formano, bensì nelle loro rivoluzioni attorno alla stella madre: tutti e quattro i suoi mondi sono infatti in risonanza orbitale.
Kepler-223 (KOI-730, KIC #10227020) è una stella nana gialla distante circa 6390 anni luce dal sistema solare, visibile come un oggetto di magnitudine 15 nella costellazione della Cigno. Nel 2014, nell’ambito della missione Kepler, è stata confermata la scoperta di quattro pianeti orbitanti attorno alla stella.
Proprio come avviene in acustica con il fenomeno della risonanza, per esempio fra corde di strumenti musicali che vibrano su una stessa frequenza base o le sue armoniche, i quattro pianeti che ruotano attorno alla stella Kepler 223 – tutti appartenenti alla classe di esopianeti noti come mini-nettuni – hanno periodi di rivoluzione fra loro multipli. Per ogni tre orbite del pianeta più esterno, il secondo compie quattro rivoluzioni attorno alla stella, il terzo sei e quello più interno otto. E la danza ogni volta riprende.