Antiqua Vox, alla sua quarta edizione, propone quattro appuntamenti con la musica d’organo con la partecipazione di musicisti provenienti da tutto il mondo
La realizzazione ed il mantenimento di un’opera d’arte sono un fatto di civiltà o, come nel nostro caso, di un grande strumento musicale, quale è l’organo, hanno bisogno di cura e manutenzione costanti, anche perché i suoi meccanismi sono estremamente sensibili al clima e agli agenti ambientali circostanti.
Antiqua Vox, alla sua quarta edizione, offre quattro appuntamenti che vedono la partecipazione di musicisti provenienti da tutto il mondo; appuntamenti che hanno come obiettivo quello di sensibilizzare ed avvicinare il pubblico a questo meraviglioso strumento, inserito, come nel caso dell’organo di Adamo Rossi, nella cornice della Chiesa di San Bartolomeo.
L’appuntamento per i concerti di Antiqua Vox è per ogni domenica di maggio alle ore 17.30 presso la chiesa di San Bartolomeo a Solomeo (PG).
L’organo, come ogni strumento, deve essere soprattutto suonato, poiché il suono è come il respiro per un essere vivente, indispensabile alla sua vita; ed è nel suono che i legni, i metalli delle canne, l’organismo intero, simbioticamente, trasmettono la loro essenza, il loro “respiro”.
L’organo, per maestosità e dimensioni, fu definito da W.A. Mozart “il Re degli strumenti”: trattandosi di una vera e propria macchina per produrre suoni, fino all’avvento dell’era industriale sarà la più grande e complessa “macchina” che l’uomo sia stato in grado di costruire.
Nel panorama concertistico nazionale sono ormai tante le realtà che fanno dell’organo fulcro della propria programmazione artistica; e pensare che l’utilizzo principale dello strumento in Chiesa era quello, essenziale, dell’accompagnamento della Liturgia. La scelta, quindi, dei repertori ormai diventati concertistici è indirizzata, quasi per la totalità, verso le innumerevoli opere sacre scritte per l’organo.
L’ingresso è gratuito.