Dopo la collaborazione con le riviste “Giornate italiane” (Roma) e “Il Granel di Senape” (Torino), la pubblicazione di “L’Agnello”, “Lo Spirito e la sposa” e i primi quattro volumi della collana “PoeticaMente”, torna l’autrice campana Antonia Calabrese, con il suo romanzo d’esordio: “Welcome”, all’interno del quale l’autrice dedica un capitolo a Perugia città d’arte.
La narrazione è ambientata in un territorio afflitto dallo spopolamento, quello fra il reatino e l’aquilano, che abbonda di città fantasma.
Dalma, la protagonista, nata esattamente settant’anni dopo il terremoto della Marsica, vive una curiosa storia ai confini della realtà fatta di singolari coincidenze che la porteranno a interrogarsi sulla vita e sulla morte, sulla possibilità che esista nei luoghi una memoria storica e in noi una genetica.
Come spiega l’autrice Antonia Calabrese, «La genesi del romanzo scaturisce dall’affermazione di un amico circa il fatto che un paese abbandonato dai suoi abitanti muore inesorabilmente. Accanto a ciò, l’affermazione di una persona cara, recentemente scomparsa, circa il proprio desiderio di rinascere».
Attraverso il tentativo della protagonista, già quasi quarantenne, di appropriarsi, finalmente, della propria indipendenza e autonomia dall’ansiosa madre, il romanzo narra l’esperienza che la porterà a risolvere il suo blocco dello scrittore.
La narrazione non si riferisce a una storia realmente vissuta, sebbene attinga da spunti autobiografici. L’autrice apre delle prospettive lasciando che sia il lettore a porsi delle domande, sforzandosi di non fornire la personale risposta.