A quasi un anno dalla scomparsa viene ricordato Tullio Seppilli (Padova, 16 ottobre 1928 – Perugia, 23 agosto 2017), figura di antropologo e docente fortemente legato all’Università di Perugia.
Da giovedì 14 a sabato 16 giugno 2018, a Palazzo Florenzi, sede del Dipartimento di Filosofia, Scienze sociali, Umane e della Formazione, è in programma il 2° convegno nazionale della Società Italiana di Antropologia Medica (Siam) dal titolo “Un’antropologia per capire, per agire, per impegnarsi” La lezione di Tullio Seppilli.
L’incontro scientifico vuole rappresentare un’ampia riflessione sui principali ambiti tematici di indagine e di azione legati all’antropologia medica sui quali Seppilli ha orientato e guidato la disciplina nel corso della sua lunga vita di studio, di docenza e di impegno civile.
A Perugia interverranno oltre cento studiosi e ospiti nazionali e internazionali provenienti da Paesi europei ed extraeuropei.
L’iniziativa è promossa da due sodalizi che sono stati guidati dal professor Seppilli: la Società Italiana di Antropologia Medica (presieduta ora da Alessandro Lupo, Sapienza Università di Roma) e la Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute (della quale è presidente Cristina Papa, dell’ Università di Perugia).
Il convegno della Siam, a cinque anni dalla prima edizione, riprende, nel suo titolo, una frase emblematica di Seppilli in cui si sottolinea l’importanza di “un’antropologia per capire, per agire, per impegnarsi” e sarà incentrato sui principaliambiti tematici di indagine e di azione pubblica legati all’antropologia medica sui quali Seppilli ha orientato la disciplina nel corso della sua lunga vita di studio, di docenza e di impegno civile. Si aprirà e concluderà nell’Aula Magna di Palazzo Florenzi, recentemente restaurata, e si svilupperà in altre sedi significative del centro storico di Perugia: il quattrocentesco Palazzo Stocchi, il Museo Civico di Palazzo della Penna, il Cinema Zenith.
I lavori, giovedì 14 giugno, alle ore 14.30, saranno aperti dai saluti istituzionali delle autorità che hanno patrocinato l’iniziativa: Franco Moriconi, Magnifico Rettore dell’ Università di Perugia, Claudia Mazzeschi, direttore del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione, Dramane Wagué, assessore al Comune di Perugia, Nando Mismetti, presidente della Provincia di Perugia, Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria.
Il nutrito programma dei lavori sarà articolato in due sedute plenarie e sette sessioni tematiche parallele. Nell’arco di tre giorni si svilupperà una vasta riflessione antropologica a partire da ricerche etnografiche in campo sanitario condotte in molte aree del mondo sui temi del corpo, della salute e della malattia (le politiche della salute, l’esperienza di malattia, le strategie della corporeità, la violenza, il genere, la giustizia sociale, l’inquinamento, il rischio e altro ancora).
Il tratto che vuole caratterizzare il Convegno è un forte accento sull’impegno civile degli intellettuali nella società contemporanea, in una prospettiva operativa, di uso sociale delle scienze e di dialogo trasformativo tra medicina, sanità, società, cultura e politica.