Da Altare, in provincia di Savona, prenderanno avvio le inaugurazioni della segnaletica di Appennino Bike Tour, la ciclovia dell’Appennino, la più grande direttrice di mobilità sostenibile del Paese. Per la prima volta lungo tutto il percorso di 3.100 km, che unisce la Liguria alla Sicilia, sono stati installati, in modo unitario su 14 regioni e 300 comuni, 1584 segnali urbani ed extraurbani di indicazione turistica. Il simbolo della bicicletta con sfondo blu e la scritta Appennino Bike Tour permetterà ai cicloturisti di pedalare con semplicità.
Il primo appuntamento inaugurale si terrà Sabato 22 giugno, alle 9.45 alla Bocchetta di Altare, con lo scoprimento del primo segnale della ciclovia. A seguire la parata del cicloturista, la consegna ufficiale del timbro e una pedalata tra le bellezze altaresi fino a Cascina Miera, all’interno della Riserva Naturale dell’Adelasia. Un tour che proseguirà fino al 10 agosto con eventi in ognuna della 44 tappe con la partecipazione di centinaia di Istituzioni locali e nazionali, durante il quale sarà illustrato il Piano Nazionale di Sviluppo Sostenibile dell’Appennino finalizzato a strutturare una governance per le aree interne d’Italia.
Un percorso da Oscar, candidato quest’anno da Regione Liguria all’Oscar Italiano del Cicloturismo e premiato con la menzione speciale della giuria. Un itinerario che, grazie a Legambiente e Misura, è stato completamente attrezzato con stazioni di ricarica e assistenza per e-bike, una ogni settanta chilometri in tutti i comuni tappa.
Suona con orgoglio il risultato ottenuto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha seguito l’iter procedurale con la Direzione Generale per la Sicurezza Stradale. Il Vice-Ministro Galeazzo Bignami sottolinea: “Si tratta di un’opera di estremo valore per i tanti piccoli Comuni d’Italia, finanziata dal nostro Ministero e sostenuta negli anni. Mettere a sistema 14 Regioni e 300 Comuni è stata una scommessa per tutti e sono orgoglioso che i Dirigenti del nostro Ministero siano riusciti ad individuare l’iter procedurale più semplice che consentisse di realizzare un’opera così grande. Per dare una struttura alla governance e al futuro del progetto abbiamo messo in cantiere un monitoraggio della segnaletica e con il nostro Ministero saremo pronti a valutare anche nuove progettualità finalizzate alla crescita di questo percorso. Siamo convinti che i piccoli Comuni di questi territori potranno beneficiare di un importante sviluppo e per questo è fondamentale continuare in questa direzione”.
Decisamente positivo è il commento di Enrico Della Torre, Direttore Generale Vivi Appennino, che evidenzia: “Sono stati sette anni di lavoro intenso durante i quali, nonostante le difficoltà incontrate, non abbiamo mai perso l’obiettivo di mettere a sistema l’Appennino e di realizzare la più grande infrastruttura di mobilità sostenibile che consentisse l’accesso alle aree interne del Paese. L’installazione della segnaletica è il punto di partenza per lo sviluppo di questi territori, sul quale costruiremo una governance nazionale che permetterà di portare una nuova crescita economica e occupazionale. Adesso si prosegue con la costruzione del prodotto turistico, la messa in rete dei territori e la valorizzazione della destinazione in modo unitario affinché l’Appennino possa essere organizzato e commercializzato sui mercati turistici di tutto il Mondo”.
“Sono orgoglioso di aver contributo alla nascita della Ciclo-Via – sottolinea Roberto Traversi, che da Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture si occupò dell’emendamento per l’individuazione delle risorse necessarie all’installazione della segnaletica – l’Appennino Bike Tour ci dimostra come favorire l’uso turistico della bicicletta permetta di riscoprire territori ed economie locali, favorendo una via alternativa e salutare al turismo di massa. Muoversi in bicicletta non è soltanto libertà, è natura e salute per noi e per l’ambiente che ci circonda”.
“La bicicletta – ha dichiarato Sebastiano Venneri, Legambiente Turismo – non è un semplice veicolo di mobilità sostenibile, ma piuttosto un ottimo strumento di modifica e crescita dei territori. Là dove passa la Ciclovia dell’Appennino stanno diventando sempre più evidenti le opportunità di sviluppo dei luoghi attraversati: si creano nuove strutture turistiche ricettive, si costituiscono attività di servizi legate al cicloturismo, nascono ciclofficine, tour operator specializzati in un contesto territoriale fortemente desertificato, ma che pure custodisce alcuni dei tesori ambientali, paesaggistici, storico-culturali ed enogastronomici più preziosi del Paese. La Ciclovia dell’Appennino si inserisce a pieno titolo fra i migliori esempi della cosiddetta “via italiana al cicloturismo”, quella pratica cioè che intende privilegiare l’infrastrutturazione esistente, fatta di viabilità secondaria, realizzando prodotti turistici in grado di dare risposte rapide e di qualità alla forte domanda di cicloturismo di questi anni”.
Sulla stessa linea Confcommercio che fin dai suoi esordi ha sostenuto convintamente Appennino Bike Tour. “Il progetto ha tutte le carte in regola per fare da volano di sviluppo sostenibile, sociale ed economico, delle aree interne e montane – evidenzia Giancarlo Tonelli, Direttore Generale Confcommercio Ascom Bologna – generando importanti ricadute anche a beneficio delle attività economiche del Terziario che operano in quei territori, fragili ma ricchi di eccellenze: dalle botteghe storiche al commercio su area pubblica, dalla ristorazione alle imprese della cultura, dei servizi e del turismo. Se questa visione di crescita e futuro per i nostri Appennini sta prendendo corpo dobbiamo fare un ringraziamento a Enrico Della Torre, ideatore del circuito, associato e dirigente elettivo di Confcommercio Ascom Bologna, oltreché a tutti gli attori, istituzionali e privati, che hanno dato un contributo decisivo alla progettualità, a cominciare naturalmente dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Comune di Gaggio Montano, ente capofila”
Particolarmente positivo è il commento da parte delle aziende Asso srl e Sirol srl che hanno realizzato l’installazione in tutta Italia. “Abbiamo creato un team di piccole imprese del settore che potessero garantirci la copertura del 100% del territorio italiano, dalla Liguria, luogo di partenza dei lavori, fino alla Sicilia – evidenziano Cesare Rossi e Franco Marconi, rispettivamente titolari di Asso srl e Sirol srl – un gruppo di sei tecnici ha eseguito trenta giorni di sopralluoghi, percorrendo le tappe attraverso tutta la dorsale appenninica, con ambienti e caratteristiche diverse. Nove squadre specializzate in 60 giorni hanno completato la messa in opera di 1584 impianti di segnaletica del percorso entro metà aprile scorso”.
Continua con determinazione l’impegno di Misura a sostenere lo sviluppo della ciclovia che quest’anno andrà a servire con altre 12 nuove postazioni ciclo-officina e ricarica e-bike le tratte più lunghe dell’itinerario, quelle superiori a 80 km, dotandole di una postazione a metà tracciato. “Con la Ciclovia dell’Appennino mettiamo insieme il nostro impegno per l’ambiente con quello del turismo dolce, capace di aiutare le comunità interne – dichiara Agnese Boschi, marketing Misura – benessere e ambiente sono per Misura un binomio naturale. Il nostro impegno è serio e i risultati sempre più concreti, consapevoli dell’idea che ogni azienda debba fare la sua parte per valorizzare il territorio e per supportare quelle iniziative volte a sensibilizzare e affrontare la sfida ambientale”.
Assistenza e noleggio Decathlon in tutta Italia. Grazie alla collaborazione con Decathlon sarà possibile noleggiare le biciclette in tutti i negozi più vicini all’itinerario e ricevere assistenza. Anche gli operatori turistici potranno richiedere le biciclette a noleggio o acquistarle per ampliare l’offerta di servizi su ogni territorio. Una sinergia finalizzata ad offrire un servizio strutturato per tutti i cicloturisti che pedaleranno il percorso.
Presso i punti vendita Decathlon sarà inoltre possibile acquistare pezzi di ricambio e prendersi cura della propria bici approfittando dei servizi di manutenzione e riparazione.
Passport Appennino Bike Tour, credenziali per i cicloturisti. Nel corso degli eventi inaugurali sarà consegnato il primo timbro al Sindaco di ogni tappa. La rete di timbro sarà inoltre ampliata con tutti gli operatori bike friendly presenti nel raggio di 15 km dal percoso; è possibile partecipare compilando il modulo on-line di richiesta timbro Pedalando tra i parchi. Dal Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano fino a quello della Sila passando per la Majella, il tracciato della Ciclovia dell’Appennino attraversa la spina dorsale verde d’Italia.
Numerosi parchi nazionali e regionali, oltre a decine di zone protette di grande importanza naturalistica: un patrimonio di biodiversità unico al mondo quello che il cicloturista si troverà ad attraversare. Tutte le info saranno disponibili sull’App Ciclo Appennino, una guida ciclo-turistica, scaricabile gratuitamente su Google play e Apple store, che comprende e descrive oltre 300 punti di interesse, informazioni dettagliate sul tracciato, eventi e notizie locali; e negli Infopoint che saranno posizionati nelle sedi dei parchi attraversati dal tracciato. Il tutto grazie alla collaborazione di Federparchi.
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Gli appuntamenti in programma hanno il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati; e della Associazioni nazionali Anci, Amodo – Alleanza Mobilità Sostenibile. Federparchi, Federazione Ciclistica Italiana, Borghi più Belli d’Italia e Unpli – Unione Nazionale delle Pro-loco Italiane. Comune Capofila Gaggio Montano in provincia di Bologna. Gli appuntamenti inaugurali sono sostenuti inoltre da Technogeo Studio e Naturalmente Appennino.