Rendere visibile ciò che è invisibile, fruibile ai visitatori e vantaggioso dal punto di vista economico. Focus sull’Archeologia Sotterranea alla XXIV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum: caverne, cripte, catacombe, gallerie, labirinti, luoghi ricchi di fascino e di storia, che permettono percorsi emozionali e sostenibili e raccontano la pietra e i suoi misteri, la vita sotto il frastuono della quotidianità.
Nell’ambito del Convegno, che ha inglobato l’Incontro Nazionale delle Città Ipogee, moderato dal Direttore Touring Silvestro Serra, è stata presentata la ricerca curata da S.R.M. Studi e Ricerche per il Mezzogiorno del Gruppo Intesa Sanpaolo. A riferirne i dati rilevanti è stato il Responsabile Servizio Imprese e Territorio Salvio Capasso. Il turista di oggi è abituato a viaggiare, è informato e preferisce soggiorni brevi, ma densi di esperienza. Al Sud c’è una presenza rilevante di offerta culturale, tuttavia debole in riferimento alla domanda. Il turista che va al Sud ci va prevalentemente per il mare, poi cerca musei. Nelle destinazioni del Nord si arriva per visitare il museo. Nell’ambito dello scenario turistico del Mezzogiorno si contraddistingue la Campania, che è terza in Italia per visitatori, dopo la Toscana e il Lazio, ma è sesta per numero di presenze nelle città d’arte.
Su 1.154 siti Unesco, il 20% (221) sono grotte e cavità sia naturali, sia artificiali (estrattive, di culto, idrauliche, di transito, belliche, insediative civili). Quelle naturali sono oltre 37mila in Italia. Il maggior numero di cavità naturali, in rapporto all’ampiezza del territorio, è in Friuli Venezia Giulia, il maggior numero in assoluto è in Veneto, le più grandi sono in Toscana.
In Campania ci sono 1.315 grotte naturali, oltre il 70% (935) in provincia di Salerno; la più grande è la grotta di Castelcivita. Di quelle artificiali, 96, la larga maggioranza, sono in provincia di Napoli dove l’attività industriale è più rilevante.
Particolare importanza è stata attribuita al segmento delle catacombe, dal momento che l’idea del Direttore e Fondatore della Borsa Ugo Picarelli, è nata da un’attenzione verso il progetto “Catacombe d’Italia” lanciato nel 2018 dal Cardinale Ravasi con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.
Sulle cinque edizioni delle Giornate delle Catacombe, a 1.800 anni dalla morte di Papa Callisto (“l’inventore delle catacombe”) e a 200 dalla nascita dell’Archeologo Giovanni Battista De Rossi, ha relazionato Pasquale Iacobone Segretario della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.
Hanno partecipato al Convegno le Amministrazioni Comunali, le Delegazioni Territoriali del Touring Club, le Proloco e le Associazioni di promozione culturale. Al termine dell’incontro, la consegna del Premio “Paestum Mario Napoli” al Touring Club Italiano e alla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, ritirati da Franco Iseppi Presidente Touring Club Italiano e Pasquale Iacobone Segretario Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.
Consegnato anche il Premio “Antonella Fiammenghi” alla migliore Tesi di laurea sul Turismo Archeologico: ha ricevuto il Premio Teresa Modola per la tesi “La ricerca archeologica a Velia. Elaborazione di un sistema GIS per una proposta di lettura” Corso di Studio in “Archeologia e Storia delle Arti”, Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
È la Via Appia Antica, la prima e la più importante delle grandi strade costruite dagli antichi romani, conosciuta anche come “Regina Viarum”, la prima candidatura per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO promossa e coordinata direttamente dal Ministero della Cultura, nello specifico dall’Ufficio UNESCO del Segretariato generale. Avviato l’iter a maggio 2022, il Ministero della Cultura ha presentato oggi nel proprio spazio alla BMTA la candidatura: la seconda giornata della XXIV edizione della Borsa coincide infatti con la giornata di lavori del Ministero dedicata alla candidatura della Via Appia Antica a Patrimonio dell’Umanità.
Un progetto seriale inedito: 4 Regioni, 73 Comuni, 15 Parchi, 12 tra Città Metropolitane e Province, 25 Università, 28 uffici dello stesso Ministero, oltre a numerose comunità territoriali, si sono uniti per tutelare, valorizzare e promuovere la candidatura di questo percorso, che si sviluppa quasi per intero nel Mezzogiorno d’Italia. Lungo i mille e più chilometri nel percorso integrale da Roma a Brindisi e comprensivo della variante traianea, l’Ufficio UNESCO del Segretariato generale del MiC, sotto il coordinamento della Funzionaria Archeologa Angela Maria Ferroni, ha identificato il tracciato, anche grazie al supporto del comitato tecnico scientifico e del team di supporto, e selezionato i 22 tratti di Appia maggiormente rappresentativi dell’Eccezionale Valore Universale e rispondenti ai requisiti precisi richiesti dall’UNESCO, sui due percorsi dell’Appia Claudia e dell’Appia Traiana.
“La novità di questa candidatura – ha spiegato Laura Acampora Funzionaria Archeologa dell’ufficio UNESCO del Segretariato Generale del MiC e componente del Comitato scientifico – oltre al progetto seriale in sé, è proprio quella di includere questi due percorsi. Nell’opinione comune si ritiene che l’Appia sia un Bene evidente nella sua importanza, storicità non solo per le evidenze archeologiche ma anche per tutto quello che ha rappresentato nell’identificazione dei paesaggi, presente in tutti i tipi di fonti, da quelle antiche a quelle letterarie e iconografiche. Noi ci impegniamo a dimostrare ulteriormente un valore indiscutibile. Lo sforzo che viene richiesto è di lavorare per mantenere questo valore per il presente ma soprattutto per le generazioni future. Questo è anche lo scopo del piano di gestione che presenteremo unitamente al dossier scientifico per la candidatura in cui indicheremo come, una volta iscritto nella Lista del Patrimonio, noi tutti lavoreremo per gestire e mantenere il valore di questa strada”. La via Appia, infatti, prevale su tutte le altre viae publicae romane per il suo ottimo stato di conservazione: l’intero corso, sia il primo tracciato che il percorso alternativo voluto da Traiano, sono chiaramente individuabili, così come gli innumerevoli monumenti e complessi che furono costruiti, nel corso di diversi secoli, lungo la strada stessa. Un percorso – che si può scoprire sul portale operativo per la candidatura: http://appiaunesco.cultura. gov.it/appia/ – che attraversava e collegava Roma con tutte le province dell’Impero fino a Benevento, Taranto, Brindisi, lungo cui sorgono catacombe, ville, castelli.
“Accanto alla candidatura – ha aggiunto Acampora – il Ministero ha individuato una serie di interventi di accompagnamento, già finanziati, che prevedono il restauro e valorizzazione di alcune evidenze monumentali tipo il Ponte delle Chianche vicino Benevento, alcuni Mausolei vicino Latina, e le aree archeologiche nella zona di Mondragone che necessitano di manutenzione utile alla fruizione, per aggiungere ancora più valore al valore della via Appia. In Campania ci sono alcune evidenze monumentali importanti ma che non sono ottimamente fruibili”. La candidatura sarà presentata all’UNESCO a gennaio 2023. “Una volta ottenuta l’iscrizione – ha concluso la Funzionaria – la sfida sarà quella di intraprendere con tutti i territori e siti interessati azioni e percorsi comuni su tutti i 22 componenti per valorizzare la fruizione e la gestione del percorso”.
La XXIV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico si svolgerà fino al 30 ottobre a Paestum presso il Tabacchificio Cafasso (dal recente nome di NEXT Nuova Esposizione Ex Tabacchificio), il Parco e il Museo Archeologico, la Basilica Paleocristiana ed è promossa da Regione Campania, Città di Capaccio Paestum, Parco Archeologico di Paestum e Velia, in collaborazione con la Camera di Commercio di Salerno, la Provincia di Salerno e il Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni.
L’ingresso alla BMTA è gratuito, con la registrazione online consigliata per evitare file. Inoltre, i visitatori accreditati, grazie alla preziosa collaborazione del Parco Archeologico di Paestum e Velia e della Direzione Regionale Musei della Campania, usufruiscono dell’ingresso gratuito alle aree archeologiche di Paestum e Velia e ai musei nazionali di Paestum, Capua, Eboli, Padula e Pontecagnano. Previste anche, su prenotazione, visite guidate gratuite a Paestum e Velia sabato 29 ottobre.