“Ascesa e crisi delle aristocrazie arcaiche in Etruria e nell’Italia preromana” è il tema del XXVII Convegno Internazionale di Studi sulla Storia e l’Archeologia dell’Etruria in programma ad Orvieto dal 13 al 15 dicembre presso la Sala dei Quattrocento del Palazzo del Capitano Popolo, per iniziativa della Fondazione per il Museo “Claudio Faina” d’intesa con il Comune di Orvieto.
L’evento, ad ingresso libero, prenderà il via nel pomeriggio di venerdì 13 alle ore 16.00, proseguiranno durante l’intera giornata di sabato 14 e nella mattinata di domenica 15 dicembre.
Un congresso di altissimo livello che vedrà la partecipazione di specialisti provenienti da diverse Università italiane e straniere, dai Poli Museali e dalle Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, i quali offriranno un quadro aggiornato sulla tematica del ruolo dell’aristocrazia arcaica nell’Italia preromana, affrontata da prospettive diverse negli studi di storia antica in questi ultimi anni.
In apertura del congresso saranno presentati gli Atti dell’incontro dello scorso anno dedicato al tema “Musei d’Etruria”: si tratta del ventiseiesimo volume degli “Annali Faina”, una collana presente in tutte le maggiori biblioteche universitarie e di antichità europee.
Il programma del Convegno Internazionale:
Venerdì 13
16.00 – Apertura dei lavori – Saluti istituzionali
16.30 – Relazioni
Giovanni Colonna (Accademia Nazionale dei Lincei) introduce i lavori
Carmine Ampolo (Scuola Normale Superiore di Pisa) Modelli greci per le aristocrazie etrusche?
Mario Torelli (Accademia Nazionale dei Lincei) Aristocrazia etrusca e società gentilizia
18.30 – Comunicazioni
Joachim Weidig (Albert Ludwings Universitat, Freiburg) Connessioni ideologiche tra le aristocrazie arcaiche dell’Italia appenninica e medio-adriatica
Federica Boschi (Università degli Studi di Bologna) Sulle tracce dei Piceni: la scoperta di una tomba principesca a Corinaldo (Ancona)
Maria Cristina Biella (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”) Falerii e Narce: i diversi percorsi delle “aristocrazie” falisce
19.30 – Dibattito
Sabato 15
9.00 – Relazioni
Luca Cerchiai – Mauro Menichetti – Carmine Pellegrino (Università degli Studi di Salerno) Le aristocrazie arcaiche: gestione della tradizione e della memoria
Alessandro Naso (Università degli Studi “Federico II” di Napoli) Caratteri distintivi delle elités arcaiche nell’Italia preromana
Adriano Maggiani (Università degli Studi “Ca’ Foscari” di Venezia) La costruzione dell’immagine del princeps
Teresa Elena Cinquantaquattro (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli) Tra capua e Cuma: aristocrazie arcaiche della mesogaia
11.15 – Comunicazioni
Stefano Bruni (Università degli Studi di Ferrara) La rinascita dell’aristocrazia a Pisa: i dati delle necropoli
Folco Biagi e Andrea Camilli (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Province di Pisa e Livorno)
Matteo Milletti (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Province di Siena, Arezzo e Grosseto) La tomba dei Flabelli e l’Orientalizzante a Populonia
Martino Maioli (Università degli Studi di Firenze) Carri e aristocrazie a Populonia. Il carro delle cosiddetta “fossa della biga”
Simona Rafanelli – Giovanna Mandara (Università degli Studi di Perugia) Nuove riflessioni sulla tomba del Duce di Vetulonia
12.45 – Dibattito
15.30 – Relazioni
Laura Michetti (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”) – Daniele F. Maras (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, della provincia di Viterbo e dell’Etruria meridionale) Dal tumulo Chigi alla Veio dei re
Maria Antonietta Rizzo (Università degli Studi di Macerata) L’ideologia dei principi ceretani
Francesco Roncalli (Università degli Studi “Federico II” di Napoli) Le nuove aristocrazie e la ridefinizione dello spazio nelle decorazioni architettoniche templari
17.30 – Comunicazioni
Luca Pulcinelli (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria) – Paolo Binaco (Fondazione per il Museo “Claudio Faina”) Il distretto volsiniese settentrionale: gruppi aristocratici tra Orvieto, Chiusi, Perugia e gli Umbri
Maria Angela Turchetti (Polo Museale della Toscana) Il tumulo di Poggio Gaiella (Chiusi) prima e dopo Porsenna
Iacopo Tabolli – Ada Salvi (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Arezzo e Grosseto) Spazi del potere ai confini di Chiusi: nuovi dati sulle “residenze” aristocratiche
Antony Tuck (University of Massachusettes Amherst) Le aristocrazie arcaiche: il caso di Murlo
Mario Cygielman (già Soprintendenza per i beni Archeologici della Toscana) – Luca Cappuccini (Università degli Studi di Firenze) La tomba di Sassi Grossi (Roselle) e la nascita di un’aristocrazia
Carlotta Cianferoni (Polo Museale della Toscana) Segni dell’aristocrazia: novità sugli avori nell’Etruria settentrionale
19.30 – Dibattito
Domenica 15
9.30 – Relazioni
Stefano Santocchini (Università degli Studi di Bologna) Rituale e società nell’Orientalizzante bolognese
Patrizia von Eles (già Soprintendenza per i beni Archeologici dell’Emilia Romagna) – Laura Bentini (Museo Civico Archeologico di Bologna) Aristocrazie a Verucchio. Nascita e funzioni tra VIII e VII sec. a.C.
Simonetta Stopponi (Università degli Studi di Perugia) Un santuario e un tiranno
11.30 – Comunicazioni
Alessandra Coen – Fernando Gilotta (Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”), Marina Micozzi (Università degli Studi della Tiscia – Viterbo) Continuità e discontinuità delle aristocrazie a Cerveteri sulla base della documentazione da necropoli
Gabriella Poggesi (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolita di Firenze e le province di Pistoia e Prato), Chiara Bettini (Museo Civico Archeologico di Artimino “F. Nicosia”) La nascita delle aristocrazie nel territorio di Artimino: le necropoli di Prato Rosello e di Comeana
Annalisa Pozzi (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di ravenna, Forlì-Cesena e Rimini), San Giovanni in Compito (FC): scoperta di una tomba principesca con carro
12.30 – Dibattito generale e chiusura dei lavori congressuali