Per la prima volta sono state attribuite a Michelangelo due sculture: si tratta di una coppia di statue in bronzo raffiguranti due uomini nudi (un giovane e un anziano), legati al culto mitologico del dio Bacco, a cavallo di pantere. L’attribuzione all’autore degli affreschi della Cappella Sistina e del David, riferisce la Bbc, è stata fatta da un gruppo internazionale di storici dell’arte, scienziati ed esperti di anatomia che hanno studiato ed analizzato per oltre un anno i due bronzi, alti ciascuno un metro, che appaiono citati per la prima volta nel 1878 nella collezione del barone Adolphe de Rothschild.
Le sculture in bronzo sono state datate al 1508-10 e sono esposte da martedì 3 febbraio, al Fitzwilliam Museum di Cambridge, dove resteranno fino al prossimo 9 agosto grazie alla generosità degli attuali collezionisti privati. L’attribuzione a Michelangelo si deve al team di esperti diretto da Paul Joannides, professore emerito di storia dell’arte all’università di Cambridge, specialista del Rinascimento italiano.
I due bronzi, in verità , erano già stati attribuiti a Michelangelo alla fine del XIX secolo ma senza troppa convinzione; anzi l’attribuzione fu contestata e in seguito furono accostati anche a Jacopo Sansovino e a Tiziano Aspetti; successivamente sono stati attribuiti all’artista olandese Willem Danielsz Van Tetrode. La svolta è avvenuta nell’autunno scorso, quando gli studi e le analisi scientifiche dirette da Joannides hanno confermato che nei bronzi c’è la mano di Michelangelo. La prova regina è stato lo studio di un foglio di disegni del 1508 circa, opera di un allievo del Buonarroti, custodito al Museo Fabre di Montpellier, che presenta figure simili ai bronzi della collezione Rothschild.
Il professor Joannides ha lavorato in collaborazione con Victoria Avery, responsabile della sezione di arti applicate al Fitzwilliam Museum, Peter Abrahams, professore di anatomia alla Warwick University Medical School, e Robert van Langh e Arie Pappot, ricercatori del Rijksmuseum di Amsterdam.
Gli esami svolti nei laboratori scientifici della università di Oxford, usando raggi x e tecniche di fluoro-termoluminescenza, hanno permesso di accertare che i due bronzi vennero fusi tra il XV e il XVI secolo. Gli esami sui campioni del bronzo hanno stabilito che fu fuso con il metodo utilizzato nella Firenze dell’epoca michelangiolesca. Infine l’esame anatomico dei nudi maschili ha confermato l’esatta corrispondenza con altre sculture di Michelangelo.
I due bronzi ora attribuiti a Michelangelo sono rimasti nella collezione Rothschild fino al 1957, quando vennero venduti ad un collezionista privato francese. Nel 2002 sono stati venduti ad un’asta di Sotheby’s Londra per 1,8 milioni di sterline all’attuale proprietario. Nel 2012 sono stati esposti alla Royal Academy di Londra dove sono stati presentati come opere della scuola di Michelangelo. E da allora è iniziato l’interessamento del professore Joannides che ha portato all’odierna attribuzione ed esposizione a Cambridge.