L’arte di strada non è uno spettacolo di serie B. E ha bisogno di avere i propri spazi nelle città, mantenendosi all’interno delle regole.
E’ questo il principio che muove il progetto Arthecity, il cui obiettivo è mettere in rete artisti di strada, amministrazioni pubbliche e cittadini, per garantire da una parte la possibilità di esibirsi e dall’altra di non violare le norme stabilite dai diversi Comuni. Come? Attraverso un ‘patto politico di accoglienza’ verso le arti negli spazi pubblici che vuole creare una collaborazione permanente per lo sviluppo delle politiche culturali, sociali e turistiche locali. Un patto collegato a una piattaforma web grazie alla quale l’artista può arrivare in città, leggere sulla piattaforma le informazioni utili per esprimere la propria arte, cercare il luogo preferito, segnarsi in posizione con una app ed esibirsi, rispettando gli orari, in armonia con i luoghi e con le indicazioni del Comune.
Il sito e la app, insomma, forniscono strumenti utili per monitorare il territorio, regolare il fenomeno e creare una connessione fra artisti e cittadini per coinvolgerli negli eventi che si svolgono in spazi pubblici.
Il progetto della Federazione nazionale arti in strada è fra quelli che partecipa sulla piattaforma di Eppela alla prima call del 2018 di Nastro Azzurro Crowd, iniziativa che prevede un cofinanziamento da parte di Nastro Azzurro del 50 per cento del contributo richiesto fino a un massimo di 5mila euro. E l’obiettivo, da raggiungere entro il 6 maggio, è possibile per Arthecity.
Già attivo nelle città di Trieste, Torino, Pesaro e Genova, il progetto punta ad ottenere una diffusione capillare in tutta Italia e ad ampliare le proprie capacità.
“Il contributo raccolto – spiegano i promotori – sarà impiegato per sviluppare nella piattaforma e nella app alcuni degli strumenti strumenti di interazione diretta con gli artisti, per contattarli tramite una chat e commentare le esibizioni, ma anche aggiungendo la possibilità di proporre una cena, un divano su cui far dormire gli artisti di passaggio, nuovi luoghi per accogliere le esibizioni, suggerimenti e segnalazioni di feste aperte agli artisti. E ancora, dare vita a uno scambio di notizie per chi ama l’arte di strada, anche attraverso un accesso diretto ai social sulla piattaforma. Il contributo, infine, servitrà ad integrare il “cappello elettronico dell’artista” per effettuare donazioni al termine delle esibizioni (ma anche dopo) se in tasca non si hanno monete giuste. Infine useremo quel che resta per andare a raccontare di questo progetto ai Comuni che ci contattano e allargare con loro la comunità amica dell’arte di strada”.
Tutte le informazioni per contribuire, sul sito www.eppela.com, nella sezione dedicata all’iniziativa Nastro Azzurro Crowd.