Mentre si presenta il nuovo consiglio direttivo di Avis Perugia arriva la notizia che, nonostante la pandemia i donatori sono andati a donare con costanza quindi il 2021 si chiuderà con circa 6 mila donazioni. Il nuovo presidente di Avis Perugia sarà Stefano Migliorati che saluta e ringrazia Fabrizio Rasimelli per il lavoro svolto.
Il nuovo direttivo Avis, così come illustrato da Migliorati, si compone di: Enzo Ragni (Vice Presidente Vicario), Zurli Martina, Vice Presidente; Nesta Rita, Segretaria e Tesoriera ad interim, e dai consiglieri Befani Paolo, Bonciarelli Stefano, D’Orazio Veronica, Filali Youssef, Iaconisi Luca, Francesco Lombardo, Marino Renato, Minelli Francesco, Minicozzi Lucia, Motti Andrea, Nesta Francesco, Oliovecchio Antonella, Pisanò Cosimo Rocco Donato, Quartini Davide, Rasimelli Fabrizio, Rasimelli Margherita, Tinarelli Mirco, Tortoioli Marco. All’elenco si aggiungono: Fisauli Giulia, Coordinatrice Gruppo Giovani; Piergianni Gabriele, Direttore Sanitario; Milva Belardinelli, Gnoni Mavarelli Cesare, Scorsino Gloria, Sindaci Revisori.
La conferenza è stata anche occasione per illustrare alla stampa i dati relativi alle donazioni di sangue del 2021, in confronto con quelli degli anni precedenti.
«Nel 2020, anno dell’inizio della pandemia – ha sottolineato il Presidente Migliorati -, grazie all’incessante lavoro dei dipendenti, del Servizio Civile Universale e del Gruppo giovani e di tutti i volontari Avis, le donazioni non hanno subito significativi cali rispetto all’anno precedente, attestandosi a un totale di 6.256. Dato importante da sottolineare è però quello relativo al numero dei nuovi donatori di giovane età, che è notevolmente cresciuto.»
Nello specifico, dai dati illustrati, emerge come i giovani di età compresa fra i 18 e i 25 anni hanno rappresentato il 48% del totale dei nuovi donatori, mentre quelli di età tra i 26 e i 35 anni il 20%. Il restante 32% era così distribuito: il 17% era costituito da nuovi donatori di età tra i 36 e i 45 anni; l’11% da nuovi donatori di età tra 46 e 55 anni; il 4% da donatori di età tra 56 e 60 anni. «Si tratta di dati di particolare rilievo – ha ribadito Migliorati -, che dimostrano come stia avvenendo il necessario ricambio generazionale dei donatori».
Altro aspetto positivo che emerge dall’analisi dei dati, è come durante il 2020 presso il Centro Trasfusionale di Perugia si sia registrato un aumento della percentuale dei nuovi donatori che sono riusciti ad effettuare la seconda donazione nel corso dell’anno: 52%, mentre negli anni precedenti si attestava al 15%. Questo miglioramento, secondo Avis Perugia è dovuto al fatto che, per donare, è stata resa obbligatoria la prenotazione (per motivi di sicurezza legati alla situazione pandemica): «ciò ha fatto sì che i nuovi donatori abbiano avuto maggiori informazioni durante la prenotazione con Avis e si siano potuti così presentare al loro secondo appuntamento con una maggiore consapevolezza dei criteri per poter donare», ha spiegato il neo Presidente.
Anche i dati del 2021 sono incoraggianti: dal 1 gennaio al 31 ottobre 2021 le donazioni sono aumentate di circa il 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, passando da 5.122 a 5.326. La conferenza è stata infatti occasione per presentare anche i nuovi progetti che Avis Perugia sta portando avanti con diverse realtà associative e non del nostro territorio, come la convenzione con l’Università per Stranieri di Perugia, al fine di agevolare la frequenza e il pagamento delle tasse universitarie ai soci Avis. La Convenzione si applicherà a tutti i corsi di laurea triennale e laurea magistrale, alla partecipazione a corsi post lauream e ad altre tipologie di corsi attivi presso l’Ateneo nonché a corsi eventualmente istituiti a seguito di specifici progetti promossi dai firmatari.
Altro importantissimo progetto che Avis ha presentato questa mattina è la convenzione con AFAS, infatti, oltre a poter prenotare la propria donazione di sangue attraverso un totem digitale posto in ogni farmacia comunale del territorio perugino, i soci Avis avranno uno sconto del 10% sugli acquisti di parafarmici, integratori e tutti quei prodotti che non richiedono ricetta medica.
Donatella Binaglia