La mostra “100 anni di Baci Perugina”, che si è svolta dal 27 agosto al 18 settembre 2022, presso la Sala della Cannoniera della Rocca Paolina del Comune di Perugia, con la presenza di n.60 artisti, pittori e scultori che hanno esposto opere su questo tema che sono entrate a far parte anche del catalogo realizzato, ha avuto un alto gradimento di pubblico e ha visto la presenza di moltissimi visitatori.
L’Associazione “La Casa degli Artisti” è stata contattata dalla responsabile del Museo Civico della città di Tübingen, città tedesca gemellata con Perugia, per portare la mostra nei loro spazi museali in occasione dell’importante festival ChocolArt, la più grande fiera tedesca del cioccolato dove ogni anno arrivano migliaia di persone in concomitanza dei consueti mercatini di Natale.
La mostra si terrà dal 29 novembre 2022 al 8 gennaio 2023.
L’inaugurazione avverrà il 29 novembre 2022 alle ore 19.00 alla presenza del Presidente dell’Associazione Francesco Minelli, Vicepresidente Carla Medici e il curatore Andrea Baffoni e alcuni artisti, nonché le rappresentanze della città di Tübingen. Sarà occasione anche per un collegamento online tra le due città gemellate per portare anche se in modo “virtuale” la presenza del Comune di Perugia all’evento.
Cent’anni orsono Luisa Spagnoli inventava il cioccolatino più famoso del mondo: il Bacio. Un prodotto di massa che tuttavia, nel 1922, rappresentava, ancora, semplicemente un modo per rialzare la testa dopo i difficili anni della guerra dimostrando l’abilità imprenditoriale di una donna. Perugia celebra oggi tale idea grazie alla sinergia dell’Assessorato alla cultura del Comune di Perugia, in collaborazione con Nestlé e Museo Perugina, e patrocinata dall’Assessorato alla Cultura della Regione Umbria e Provincia di Perugia. L’omaggio, curato e coordinato dall’Associazione “La Casa degli Artisti” di Perugia e presentato dal critico Andrea Baffoni, propone una mostra di opere, tra pittura, fotografia, installazioni e scultura, ispirate al famoso cioccolatino. Numerosi gli artisti coinvolti per una mostra che non vuole solo mettere in risalto l’elaborato artistico, quanto piuttosto omaggiare il senso stesso della creatività, oltre a dare una testimonianza attiva di appartenenza cittadina e culturale. Quella stessa creatività e sentimento di appartenenza che contraddistinse la stessa Luisa Spagnoli. Dunque il Bacio, che prima ancora volle essere “il cazzotto”, in una
stridente contraddizione tra gioia e dolore, come manifestazione concreta della durezza che una donna, affettuosa per natura, doveva esprimere in quegli anni se voleva restare in piedi in un mondo ancora saldamente in mano agli uomini.