Il più grande museo del corpo umano, un grande spazio per conoscere anche attraverso strumenti interattivi un mondo tutto interno, e poi il planetario 3d per conoscere tutto il mondo esterno.
E’ così che l’inaugurazione del museo “Corporea” diventa la celebrazione della rinascita di Città della Scienza, 4 anni dopo il devastante incendio che distrusse l’area dei laboratori scientifici. E’ l’occasione soprattutto per riflettere e discutere tra istituzioni del futuro di Bagnoli, non solo come polo museale scientifico, ma come area che vuole liberarsi di una storia industriale ormai passata che ha lasciato solo scorie, non soltanto materiali, ma anche politiche.
Nonostante ci sia oggi un comune obiettivo, incentrato sulla bonifica e sulla riqualificazione, divergenze sul modo di intendere il processo di rigenerazione urbana restano. Un anno e mezzo di discussioni, anche accese, e di tensioni tra Governo e Comune di Napoli, ma un accordo sembra raggiunto. Il ministro della Coesione Territoriale, Claudio De Vincenti, prima del taglio del nastro, lo assicura senza mezzi termini: “Bagnoli è al centro dell’agenda del Governo”, riconoscendo anche che “questo territorio per anni è stato abbandonato a se stesso, ora non lo è più”. E il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli sottolinea come l’inaugurazione di Corporea rappresenti la vittoria “della sfida della rassegnazione. Qualcosa di straordinario che tocca ogni cittadino italiano, perché questo è il segnale che da Napoli e da Bagnoli ci si aspettava e ci siete riusciti a dispetto di tutti quelli che vi hanno remato contro”.
La rigenerazione urbana di Bagnoli può rappresentare quello spazio, che secondo il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, Napoli deve ritagliarsi nella competizione mondiale. Parlando di Bagnoli, De Luca evidenzia l’impegno del governo, i 270 milioni stanziati “affinché i progetti passino dalle carte, dalle planimetrie alla loro realizzazione concreta”. Di concretezza, parla anche il presidente del Senato Pietro Grasso, che da neo eletto alla guida del Senato volle visitare il museo distrutto dall’incendio 4 anni fa. “Spero si passi dai progetti all’attuazione dei tanti bei propositi – dice – che devono riqualificare uno dei punti più belli di Napoli”. Per il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris (che sulla questione con l’esecutivo di Matteo Renzi aveva messo in atto un braccio di ferro, mentre da qualche settimana ora dialoga proprio con De Vincenti) Bagnoli significa bonifica integrale, ripristino della linea di costa, recupero dell’archeologia industriale, parco pubblico e sviluppo del territorio. “Questo lo si fa insieme – dice – con tutte le istituzioni. Siamo contenti che si sia ripristinato un dialogo istituzionale importante, siamo a un passo per raggiungere gli obiettivi storici per la città”.