Musica e Pace. Un binomio inseparabile da cui ogni parte trae la propria linfa vitale. Nasce con questa idea il progetto “Baton for peace” dove la Cultura, in particolare la musica, e l’Economia della Pace stanno a fondamento di valori che in una città come Assisi trovano la propria sede naturale. Il “Suono Sacro” quindi come ambasciatore di Pace, per arrivare in altre parti del globo. E la bacchetta (Baton) della direzione d’orchestra come simbolo di armonia e sinfonia.
Per diffondere quindi i valori della pace nel mondo, attraverso la cultura e la musica, ha preso vita il progetto “Baton for Peace” che è stato presentato ufficialmente, in anteprima, sabato 1° agosto all’Hotel Fontebella di Assisi in occasione dell’inaugurazione del Festival “Assisi Suono Sacro” (in programma nella città di San Francesco dal 31 luglio al 12 agosto 2020).
L’obiettivo principale del progetto è ristabilire equilibrio e armonia attraverso un vero dialogo di Pace con il linguaggio della musica, della cultura e dell’economia, affrontando temi quali: beni culturali, ambiente e territorio; operatori di pace e zone di crisi; musica e identità culturale; integrazione e accoglienza.
Il progetto, fortemente voluto dal Comitato di Presidenza formato da personaggi eterogeni e di prestigio come il presidente Enrique Baròn Crespo (giurista ed ex presidente del Parlamento Europeo), Monica Baldi (architetto ed ex deputato al Parlamento Europeo), Andrea Ceccomori (musicista e direttore artistico di Assisi Suono Sacro) e Anna Rüdeberg (psicologa e presidente del Comitato di Berna della Società Dante Alighieri, ha ottenuto già importanti patrocini quali: University for Peace dell’Onu, Fundación Yehudi Menuhin España, MusiEspaña, Società Dante Alighieri, Assisi Suono Sacro.
“La diplomazia culturale, ha detto Monica Baldi, è punto cardine per arrivare alla Pace ed influenzare i nostri animi attraverso la musica, l’arte, l’architettura. Stimolare, grazie alla bellezza dei luoghi e delle note, altri sensi per riportare allo scoperto i valori che abbiamo dentro. Noi vogliamo dare un contributo a questo con concerti ed incontri-conferenze. Perché è importante evidenziare anche quanto sia importante l’economia della Pace, analizzando così il fattore economico come insieme di elementi che collaborano per arrivare ad una società più giusta ed equa”.
Per Baròn Crespo “l’Europa che stiamo costruendo è un processo di Pace visto che sta vivendo il suo periodo più lungo senza conflitti, ricordando che per secoli invece come europei ci siamo fatti la guerra”. “Ed il Parlamento europeo, ha aggiunto, è un progetto di cooperazione tra nemici secolari, ma che funziona, che può trattare e costruire insieme”.
“Possiamo esprimerci in modo profondo, ha poi commentato Anna Rüdeberg, interpretando ed offrendo la musica come strumento di Pace, perché la musica è bellezza”. “Attraverso la musica – ha infine proseguito Ceccomori – possiamo trasmettere i valori profondi dell’animo umano. Con i concerti e la formazione, rivolta a musicisti e pubblico, puntiamo ad attivare una sorta di ‘ascolto profondo’”.
Partendo quindi da Assisi (Città della Pace) “Baton for Peace” sarà presente con concerti, esposizioni, corsi di formazione e conferenze in alcuni luoghi significativi nel mondo, come: Berna, Bruxelles, Cina, Costa Rica, Fes, Firenze, Ginevra, Londra, Madrid, Mérida, Milano, New York, Perugia, Pesaro, Roma, Vaticano. Il primo concerto annunciato è quello in programma a Ginevra nella prestigiosa sede delle Nazioni Unite.
L’evento “Baton for peace” in ogni città prevede l’organizzazione e la realizzazione di un concerto in cui ad ogni artista ospite (musicista per la Pace) verrà consegnata la bacchetta di ulivo (simbolo di armonia nella musica e nei popoli) come testimonianza ed invito alla realizzazione di una cultura di Pace. Una sorta di riconoscimento e di testimone, che passa di mano in mano, affinché l’impegno a costruire la Pace attraverso la musica sia condiviso e proclamato da tutti.
Dove possibile, inoltre, sarà realizzato un incontro di presentazione, un corso sulla musica ispirata e illuminata, una cena di gala ed altre attività ed iniziative orientate al nobile scopo della pace e della solidarietà.
Dopo la maratona del 2017, grazie ai 42 concerti realizzati con il Centro Internazionale per la Pace fra i popoli di Assisi, quella di “Baton For Peace” è ora iniziata come un vera e propria “call”, una “chiamata” a raccolta di artisti ed enti uniti per la Pace e che vogliano strutturarsi insieme in una rete.
La Call si rivolge a tutti coloro (artisti, associazioni, enti, istituzioni, organizzazioni) sensibili al tema dello sviluppo di una cultura della Pace costruita attraverso la musica per il recupero dei valori più profondi dell’Umanità. Tutti gli interessati diventeranno parte di una sorta di vero e proprio network creativo e professionale.
L’obiettivo è quindi riscoprire così il ruolo più sacro ed universale della musica, con il suo bagaglio secolare di musiche e tradizioni. Concerti, nuove produzioni e riletture creative, mettendo in campo il dialogo e il confronto, sotto la medesima ispirazione e finalità: la Pace come sostanza del Creato. La musica deve poter portare all’uomo contemporaneo e al mondo il valore aggiunto di un frutto concreto di speranza e bellezza, attraverso l’originalità e l’autenticità. Elementi necessari allo sviluppo della Pace.
La Call vuole così disegnare una rete di concerti, collaborazioni e scambi in nome dei valori della Pace e del dialogo culturale, umano, artistico e spirituale.
A conclusione della conferenza stampa è stato presentato il libro ‘Il musicista illuminato’, appena pubblicato da Morlacchi Editore a cura di Andrea Ceccomori, direttore artistico di Assisi Suono Sacro, dedicato proprio ad indagare il valore e l’anima di quell’artista che sappia fare della propria interpretazione e ispirazione strumenti per la diffusione dei valori della Pace grazie alla musica.
Ed attraverso il manifesto del “musicista illuminato” di Assisi Suono Sacro, ispirato alla pace, “Baton for Peace” vuole quindi dirigere, suonare e armonizzare la sinfonia del mondo “poiché tutto nel mondo, ha affermato Ceccomori, suona e risuona in armonia, indicando così una nuova direzione alla musica, orientandola alla pace e restituendole il suo potere sacro”.