Sarà inaugurata il 9 febbraio 2024 la seconda edizione della ‘Biennale di Todi’, manifestazione artistica dedicata ad artisti cinesi, ideata nell’Anno della Cultura e del Turismo Italia–Cina 2022 dal gallerista e antiquario Diego Costantini. L’evento è organizzato e promosso dalla Tower Gallery di Costantini in collaborazione con AAIE Center for Contemporary Art ed è curato dallo stesso con Roberta Giulieni. L’intento perseguito nell’iniziativa è quello di portare l’arte negli spazi aperti della città di Todi, con un’azione che arricchisca i luoghi di significati unici e inattesi. Simbolo della città e capolavoro rinascimentale mondiale è il Tempio di Santa Maria della Consolazione, luogo prescelto per ospitare, nello spazio antistante, la grande installazione ambientale selezionata da una giuria di esponenti del mondo dell’arte che, partendo dal genius loci proprio del Tempio, ruoterà di volta in volta intorno al concetto di Consolazione nelle sue vaste interpretazioni e sfumature.
Vincitore della seconda edizione della Biennale è Du Jiaming con il progetto ‘Festività’ che sarà presentato al pubblico nella giornata inaugurale e rimarrà sul prato antistante il Tempio di Santa Maria della Consolazione fino al 3 marzo 2024 insieme ad una sua mostra personale negli spazi della Tower Gallery della Torre Caetani.
Ad aprire l’evento, lo sesso venerdì 9, sarà il concerto previsto per le ore 15 della cantante ChunxinDou, mentre ad arricchire il programma d’inaugurazione saranno una serie di interventi sui rapporti culturali tra Italia e Cina che coinvolgeranno varie discipline. Previsti per l’occasione gli interventi di Filippo Camerota, direttore del Museo Galileo Galilei di Firenze, su “Il Mappamondo di Fra Mauro e la Cina di Marco Polo”, Saverio Ricci, docente presso l’Università degli Studi della Tuscia, in merito a “I Lincei, l’unità del mondo, la Cina”. Rosanna Ruscio, docente presso l’Accademia di Brera, parlerà di “Non solo inchiostro: esperienze e proposte dei giovani artisti cinesi”, mentre Paolo Sabbatini, ambasciatore per le comunicazioni culturali italo-cinesi, interverrà su “Le relazioni tra Italia e Cina nell’ambito della diplomazia culturale”.
Sarà poi inaugurata alle 10 di sabato 10 febbraio, presso la Sala delle Pietre in Piazza del Popolo, una mostra collettiva di giovani artisti cinesi che studiano e lavorano in Italia. Verranno esposti tutti i progetti partecipanti al concorso della Biennale negli spazi della Sala Vetrata dei portici comunali in Piazza Garibaldi, mentre ad arricchire il programma d’inaugurazione ci saranno una serie di interventi sui rapporti culturali tra Italia e Cina che coinvolgeranno varie discipline. Previsti per l’occasione gli interventi di Filippo Camerota, direttore del Museo Galileo Galilei di Firenze, su “Il Mappamondo di Fra Mauro e la Cina di Marco Polo”, Saverio Ricci, docente presso l’Università degli Studi della Tuscia, in merito a “I Lincei, l’unità del mondo, la Cina”. Rosanna Ruscio, docente presso l’Accademia di Brera, parlerà di “Non solo inchiostro: esperienze e proposte dei giovani artisti cinesi”, mentre Paolo Sabbatini, ambasciatore per le comunicazioni culturali italo-cinesi, interverrà su “Le relazioni tra Italia e Cina nell’ambito della diplomazia culturale”.
“Du Jiaming – si legge nella nota di Etab La Consolazione in relazione alla vincitrice della seconda edizione della Biennale di Todi – è nata a Guangdong, in Cina, nel 1995 ma vive e lavora a Milano. Dopo aver ottenuto una borsa di studio completa si è laureata presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, precedentemente si è formata presso la China Central Academy of Fine Arts. Ha partecipato a diverse esposizioni collettive in Cina e in Italia, tra cui la mostra di giovani artisti ‘The Owner’ a Beijing 798 Art Park nel 2017 ed ha esposto l’opera d’arte pubblica ‘Be Better’ in Piazza dei Mercanti a Milano nel marzo del 2023.
Nel progetto ‘Festività’ l’artista utilizza dei rami per riprodurre i fuochi d’artificio, che nel corso degli anni sono diventati il simbolo della Festa di Santa Maria della Consolazione che ricorre l’8 settembre, giorno della natività della Beata Vergine Maria, centrando così uno dei momenti più sentiti e coinvolgenti legati all’imponente Tempio Rinascimentale.
L’artista scrive nel progetto: ‘Gli uomini celebrano le festività con i fuochi d’artificio, sfruttando il cielo per mostrare lo splendore delle esplosioni. Tuttavia, questa bellezza è effimera. Io desidero preservare la bellezza dei fuochi d’artificio e portarla a terra, riducendo la distanza tra loro e le persone. Vorrei creare un’installazione fisica a forma di fuochi d’artificio a terra. Impiego materiali naturali come i rami per rappresentare artificialmente i fuochi d’artificio, cercando di connettere l’uomo con la natura.’ L’utilizzo di colori acrilici illuminanti creeranno un effetto sfumato multicolore, rimanendo luminoso di notte.”
Maria Vittoria Grotteschi