‘It’s only Rock and Roll (but I like it)’, è il titolo della mostra fotografica, che documenta gli inizi della carriera dei Rolling Stones, firmata da Michael Putland e Terry O’Neill, che si tiene a Bologna dal 16 giugno al 23 luglio.
ONO Arte Contemporanea ha organizzato l’evento, che ripercorre la carriera dei Rolling Stones, a partire dagli esordi negli anni Sessanta, per arrivare alla consacrazione al grande pubblico nel corso del decennio successivo. Composta da circa 50 immagini in diversi formati, la mostra è patrocinata dal Comune di Bologna. ‘Everywhere you looked in London, something was happening’. Terry O’Neill, fotografo nato nell’East End di Londra, descrive così l’ambiente in cui si trova immerso nel pieno della Swinging London”.
Se da un punto di vista estetico dunque, gli Stones appaiono nelle foto di O’Neill, ancora alla ricerca di uno stile identificativo, dal punto di vista musicale, già da questo primo periodo emerge quella caratteristica che sarà la vera e grande differenza tra loro e i Fab Four: il loro approccio appare infatti fin da subito diverso, già graffiante e intriso di rimandi alla tradizione americana.
Questa differenza comincerà a essere sempre più lampante anche nel look, che nel corso degli anni Settanta si fa più sicuro e trasgressivo, dimostrando tutta la sicurezza propria delle rock star e uno stile adatto al loro nuovo status. E così, come delle vere e proprie rock star, appaiono agli occhi e all’obiettivo di Michael Putland, che essendo il loro fotografo ufficiale all’inizio degli anni Settanta, riesce e riprenderli da un punto di vista privilegiato e a congelare quel cambiamento sulla pellicola.
Michael Putland, oltre ad essere sul set di molti video, testimonia una delle loro principali caratteristiche, ovvero la performance live. A differenza dei Beatles, che smisero di suonare dal vivo a metà degli anni 60, gli Stones hanno costruito il loro mito soprattutto nei live e soprattutto negli anni ’70, diventando in poco tempo una macchina da spettacolo tuttora attiva e vitale. Il punto di vista privilegiato di Putland non è però solo sul palco, ma anche nei backstage, in studio e durante i numerosi party abilmente raccontati in immagini che rappresentano un’era.