La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico e Archeo hanno inteso dare il giusto tributo alle scoperte archeologiche attraverso un Premio annuale assegnato in collaborazione con le testate internazionali media partner della Borsa: Antike Welt (Germania), Archäologie in Deutschland (Germania), Archéologia (Francia), as. Archäologie der Schweiz (Svizzera), Current Archaeology (Regno Unito), Dossiers d’Archéologie (Francia).
Il Direttore della Borsa Ugo Picarelli e il Direttore di Archeo Andreas Steiner hanno condiviso questo cammino in comune, consapevoli che “le civiltà e le culture del passato e le loro relazioni con l’ambiente circostante assumono oggi sempre più un’importanza legata alla riscoperta delle identità, in una società globale che disperde sempre più i suoi valori”. Il Premio, dunque, si caratterizza per divulgare uno scambio di esperienze, rappresentato dalle scoperte internazionali, anche come buona prassi di dialogo interculturale e cooperazione tra i popoli.
L’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” – giunto alla 8ª edizione e intitolato all’archeologo di Palmira, che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale – è l’unico riconoscimento a livello mondiale dedicato al mondo dell’archeologia e in particolare ai suoi protagonisti, gli archeologi, che con sacrificio, dedizione, competenza e ricerca scientifica affrontano quotidianamente il loro compito nella doppia veste di studiosi del passato e di professionisti a servizio del territorio.
Nel 2015 il Premio è stato assegnato a Katerina Peristeri, Responsabile degli scavi, per la scoperta della Tomba di Amphipolis (Grecia);
nel 2016 all’INRAP Institut National de Recherches Archéologiques Préventives (Francia), nella persona del Presidente Dominique Garcia, per la Tomba celtica di Lavau;
nel 2017 a Peter Pfälzner, Direttore della missione archeologica, per la città dell’Età del Bronzo presso il villaggio di Bassetki nel nord dell’Iraq;
nel 2018 a Benjamin Clément, Responsabile degli scavi, per la “piccola Pompei francese” di Vienne;
nel 2019 a Jonathan Adams, Responsabile del Black Sea Maritime Archaeology Project (MAP), per la scoperta nel Mar Nero del più antico relitto intatto del mondo;
nel 2020 a Daniele Morandi Bonacossi, Direttore della Missione Archeologica Italiana nel Kurdistan Iracheno e Ordinario di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico dell’Università di Udine, per la scoperta di dieci rilievi rupestri assiri raffiguranti gli dèi dell’Antica Mesopotamia;
nel 2021 alla scoperta di “centinaia di sarcofagi nella necropoli di Saqqara in Egitto”.
Il Premio, assegnato alla scoperta archeologica prima classificata, sarà selezionato dalle 5 finaliste segnalate dai Direttori di ciascuna testata e sarà consegnato venerdì 28 ottobre, in occasione della XXIV BMTA in programma a Paestum dal 27 al 30 ottobre 2022, alla presenza di Fayrouz Asaad, archeologa e figlia di Khaled.
Inoltre, sarà attribuito uno “Special Award” alla scoperta, tra le cinque candidate, che avrà ricevuto il maggior consenso dal grande pubblico nel periodo 4 luglio – 30 settembre sulla pagina Facebook della Borsa.
Lecinque scoperte archeologiche del 2021 finaliste della 8ª edizione dell’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” sono:
· Egitto: dal deserto riaffiora la città fondata da Amenhotep III a Luxor;
· Italia: Pompei, a Civita Giuliana scoperta la stanza degli schiavi;
· Pakistan: nel sito di Barikot il più antico tempio buddhista urbano della valle dello Swat;
· Regno Unito: in Inghilterra nella contea di Rutland uno straordinario mosaico con scene dell’Iliade;
· Turchia: in Anatolia il sito di Karahantepe un santuario rupestre di oltre 11mila anni fa.