Lipu e Carabinieri contro la lotta al bracconaggio: cinque bracconieri denunciati, centinaia di storni e una grande rete per la cattura illegale degli uccelli sequestrati.
E’ l’ottimo bilancio di alcune azioni antibracconaggio effettuate nei giorni scorsi nel Parco regionale del Molentargius, vicino Cagliari, dai volontari della Lipu in supporto ai Carabinieri forestali del Nucleo Cites di Cagliari e con la sezione operativa antibracconaggio Sarda.
Teatro degli eventi gli stagni dell’area protetta dove gli storni formano grandi dormitori notturni nei canneti della zona umida. “I bracconieri – racconta Giovanni Albarella, responsabile antibracconaggio e attività venatoria della Lipu – soprattutto nel mese di dicembre, approfittando delle enormi concentrazioni di uccelli, li catturano con grandi coppi, ossia reti enormi di 3 o 4 metri, uccidendoli infine con pratiche cruente. In una sola retata, una delle tante effettuate durante la notte, possono venire uccisi fino a mille uccelli”.
Gli animali catturati sono destinati, per un euro ad esemplare, al commercio illegale, e finire nei “piatti tipici” locali. “Il bracconaggio in quest’area della Sardegna è un fenomeno che, purtroppo, persiste ancora oggi e che pare essere sottovalutato – dichiara Gigliola Magliocco, responsabile delle attività antibracconaggio della Lipu in Sardegna – Per questo è necessario intensificare le azioni di controllo e di contrasto, per le quali ringraziamo ancora una volta i Carabinieri forestali per la dedizione e l’impegno. Un’azione complicata, quella di contrasto all’uccellagione, ma che ha condotto, grazie alla loro professionalità, a ottimi risultati”.
Le attività antibracconaggio in Sardegna, effettuate nel mese di dicembre, hanno avuto inizio lo scorso 6 dicembre con l’inaugurazione del murale realizzato da Manu Invisible con gli studenti del Liceo artistico e musicale Foise Fois di Cagliari nell’ambito del progetto internazionale finanziato dalla Fondazione Oak e finalizzato a contrastare il bracconaggio contro gli uccelli a Cipro, Malta e Italia, anche nel Sud Sardegna, uno dei sette “black-spot” individuati dal Piano nazionale italiano contro il bracconaggio.
Oltre all’azione nei canneti effettuata nel Parco del Molentargius, i volontari hanno anche perlustrato i sentieri nel cagliaritano alla ricerca di trappole illegali per la cattura di piccoli uccelli migratori, soprattutto tordi, vittime a migliaia dell’uccellagione in quest’area dell’isola.